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    Diario di un difensore dell’ordine

    Questo mese vorrei informare sulla attuale situazione della sicurezza cittadina nelle isole e per estensione di quello dello stato spagnolo in generale.

    Tutte le società democratiche moderne si basano su poche regole che garantiscano diritti e libertà ai cittadini, dando obblighi agli stessi per evitare che la libertà di qualcuno provochi danni o diminuzioni di libertà ad altri.

    Senza entrare in temi di politica e partitismi vorrei solo far notare che questo meccanismo funziona solo quando tutti quelli che risiedono in un territorio, accettano e rispettano queste regole di base.

    Per garantire che le leggi si rispettino gli Stati utilizzano i governi e i ministeri a cui affidano il compito di trasformare delle leggi teoriche e astratte in ordini operativi da far rispettare, e quando questi ordini non vengono rispettati, le forze di polizia devono intervenire per ristabilire l’ordine, prelevare i trasgressori e portarli davanti a dei giudici che devono decidere le pene corrispondenti per evitare che i delitti si ripetano.

    Tutto questo è a livello teorico, però che succede quando una grande massa di gente commette una grande quantità di delitti e le forze dell’ordine vengono ridotte, ridicolizzate e spesso denigrate, togliendo loro mezzi, personale e facendo cattiva pubblicità dei loro interventi considerandoli brutalità?

    I tribunali si vedono scavalcati, le carceri si riempiono rapidamente e le forze dell’ordine si sentono impotenti vedendo come nella stessa settimana le stesse persone arrestate decine di volte dopo poche ore tornino ad essere liberi di delinquere.

    Questa situazione volontaria o no, comporta inevitabilmente che la gente si senta insicura per le strade e in casa, i criminali si sentano forti e inizino una scalata professionale approfittando di cavilli legali e della sostanziale impotenza della gente civile.

    Le Canarie vivono sul turismo, un prodotto molto instabile e sensibile ai cambi relazionati con la sicurezza, dimostrazione di questo è stato il boom di turismo degli anni anteriori dovuto alla fuga dei turisti dal Nord Africa verso le isole causato dalla paura di sequestri e al terrorismo.


    Oggi però alle Canarie la situazione sta degenerando rapidamente, la polizia in qualche mese potrebbe vedersi obbligata a utilizzare solo armi non letali, i vigilanti vedono ogni giorno ridurre i propri poteri e da collaboratori della polizia si trasformano quasi in “colletti bianchi” senza carattere di autorità.

    Gli sbarchi di clandestini in parte si trasformano in nuove leve per la criminalità, arrivando molti da paesi in guerra e dove i diritti civili non esistono.

    Ufficialmente lo stato continua a rassicurare il popolo che tutto va bene, ma nel circolo di quelli che devono rischiare la propria vita per proteggere i cittadini lo sconforto è grande.

    Dietro alle placche e distintivi ci sono padri di famiglia che cercano di ripulire le strade dalla criminalità per dare un miglior futuro ai propri figli e ai figli degli altri, ma se perdono la vita o vengono mutilati sono le loro famiglie a risentirne quindi non si può incolpare gli agenti se a volte in situazioni di rischio preferiscono difendere la loro incolumità, non sono superman ma persone che affrontano le loro paure per un ideale che vedono sempre più lontano.

    Secondo le previsioni, già nei prossimi mesi, il turismo spagnolo subirà un forte calo e per le Canarie si tradurrà ovviamente in un aumento del paro e dei problemi famigliari, però grazie a giornali e televisioni che cercano solo notizie di effetto senza preoccuparsi delle conseguenze, non risulta evidente ai cittadini quanto le forze dell’ordine siano importanti per l’economia delle isole e il benestare delle famiglie.

    Spero che i lettori riflettano attentamente su queste parole e diano più appoggio ai veri eroi, senza cadere nei buonismi e nelle false notizie di ripresa economica, per fare questo non servono grandi atti, solo evitare di rivolgersi alle persone che lavorano nella sicurezza con termini denigranti.

    Quando un difensore dell’ordine si avvicina per chiedere informazioni, prestare collaborazione, non siamo persone a cui piace dare multe o arrestare innocenti, esistiamo per permettere ai cittadini di vivere tranquilli e sicuri.

     

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