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    Un complesso turistico di Mogan proibisce ad una proprietaria di accedere e risiedere nell’appartamento

    La direzione di un complesso turistico di Mogan proibisce ad una proprietaria di accedere e risiedere nell’appartamento comprato un mese fa

    La direzione sostiene che la legge proibisce l’uso residenziale dell’appartamento e obbliga all’esclusivo utilizzo turistico.

    La donna, una cittadina olandese, al ritorno a Gran Canaria, ha trovato la serratura cambiata e ed ha fatto denuncia alla Guardia Civil.

    La società che gestisce un complesso turistico che si trova a Puerto Rico, nel municipio grancanario di Mogan, ha impedito ad una donna cittadina olandese di accedere alla proprietà che la signora aveva comprato lo scorso 28 febbraio.

    La motivazione addotta sarebbe che la legge proibisce l’uso residenziale della struttura.

    La proprietaria che ha trovato la serratura dell’appartamento cambiata, ha sporto denuncia alla Guardia Civil.

    I fatti risalgono a pochi giorni fa.

    La signora era tornata a Gran canaria per decorare l’appartamento comprato il mese scorso da un cittadino tedesco che ci viveva da trent’anni senza essere sottoposto a nessun regime di utilizzo speciale.


    Dopo aver concluso l’acquisto della casa, la signora si era recata qualche giorno in Olanda, lasciando nell’appartamento tutte le sue cose, secondo quanto riportato nella denuncia alla Guardia Civil.

    Dieci giorni dopo la partenza, la signora avrebbe iniziato a ricevere delle e-mail da parte della società di gestione del complesso turistico che l’avvisavano che, pur avendo acquistato l’appartamento non avrebbe potuto utilizzarlo, in conseguenza della modifica della Legge Turistica del 2013.

    Tale legge permette in una delle sue disposizioni e nelle clausole, l’esproprio dissimulato, la perdita dell’immobile attraverso il meccanismo della “sostituzione del proprietario dissenziente”.

    Si tratta di una formula che può essere attivata per maggioranza semplice nei complessi turistici che vengono disciplinati dalla Legge della Proprietà Orizzontale.

    Tra le altre ragioni c’è il diniego a cedere la gestione dell’appartamento ad un soggetto unico.

    In quel caso, un privato cittadino o una società possono cercare di ottenere l’appartamento o il bungalow in area turistica attraverso un prezzo che rimane fissato dal nuovo proprietario.

    La Legge del Territorio ha fissato un’eccezione a questo procedimento per coloro che risiedevano nell’appartamento prima del 1 gennaio 2017, mentre chi l’ha ereditata o l’ha comprata successivamente ne rimane soggetto.

    Nel caso della signora olandese la minaccia è diventata realtà quando la donna ha cercato di entrare in casa e ha trovato la serratura cambiata.

    Dopo una chiamata alla direttrice del complesso turistico, dalla reception le hanno comunicato l’impossibilità di utilizzare il proprio appartamento perché appartiene al complesso e rimane in gestione a quest’ultimo.

    La mediazione dell’agente immobiliare che aveva seguito la compravendita è stata vana, mentre gli impiegati della reception hanno dichiarato che stavano solo seguendo le direttive date dalla direzione del complesso.

    L’unica cosa che hanno potuto fare, è stato di offrire un alloggio alternativo per la notte alla signora.

    La proprietaria assicura di non essere stata informata dalla direzione del complesso turistico che avrebbe dovuto dare in gestione l’appartamento e sostiene di aver ricevuto messaggi di felicitazioni per l’avvenuto acquisto dal momento che sono stati clienti abituali della struttura per anni.

    La vittima ha fornito copia di tutti i documenti relativi alla compravendita alla Guardia Civil e ha dichiarato che questa situazione le ha causato una forte ansia.

    La direzione del complesso in una lettera ha espresso solidarietà alla signora, ma anche ribadito di aver comunicato per posta elettronica la situazione legale dell’hotel che non può essere utilizzato per uso residenziale ma soltanto per uso turistico.

    Secondo la piattaforma delle vittime della Legge Turistica (P.A.L.T.) la direzione ha offerto 250 euro al mese per gestire l’appartamento.

    La vicenda della signora olandese è avvenuta, per ironia della sorte, lo stesso giorno in cui altre vittime della Legge Turistica manifestavano davanti alla sede della Presidenza del Governo a Las Palmas di Gran Canaria, in difesa del diritto alla proprietà privata nelle zone turistiche e all’uso o gestione individuale di appartamenti e bungalows.

    Claudia Di Tomassi

     

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