More

    Solo il 4,3% del commercio è on line alle Canarie, ma scende il numero dei compratori frequenti.

    I canari comprano sempre di più on line, ma rappresentano una percentuale di acquisto pari alla metà di quella della penisola, secondo uno studio redatto da Situacion Consumo di BBVA Research.

    I canari spendono mille euro all’anno, ma il peso che hanno le isole nel e-commerce a livello di vendita e a livello di incremento, lascia abbastanza a desiderare, se posto a paragone con altri paesi e con la Spagna continentale.

    Senza dubbio, la norma introdotta dal Governo delle Canarie, che alza fino a 150 euro la spesa esente da IGIC e lo snellimento delle trafile doganali hanno contribuito alla crescita degli acquisti on line, ma ci sono ancora numerose difficoltà che fanno sì che questo settore non cresca come dovrebbe.

    Numerose aziende continuano a non consegnare alle Canarie per evitare problemi e le ditte di trasporto aggiungono al costo commissioni non dovute per pratiche burocratiche che, secondo i clienti, non dovrebbero esistere in quanto già coperte dalle spese di spedizione che il trasportatore applica.

    L’effetto che tutto ciò produce secondo i dati di Situacion Consumo, è che il commercio on line alle Canarie copre il 4,3% degli acquisti, inclusi quelli tradizionali, che si realizzano sul territorio, e la fatturazione nel 2017 ammonta a 969 milioni di euro.

    Il tasso di acquisti on line nelle isole è la metà di quello che si registra in tutto lo Stato e i dati peggiori vengono da Tenerife.

    Le cifre delle vendite on line registrate in questa isola corrispondono al 4,1%, mentre a Gran Canaria si è registrato il 4,5% con un balzo che ha portato a raddoppiare il 2,9% di due anni fa.

    A livello nazionale c’è stato un incremento di un punto e mezzo passando dal 7,1 al 8,5%, ma la situazione è piuttosto eterogenea.


    Secondo i dati della BBVA, a Madrid la percentuale si situa al 16%, a Barcellona al 12% e a Saragozza al 8%.

    Il peso dei canali digitali di vendita è significativo nei piccoli centri come Huesca, Albacete o Burgos e non oltrepassa il 2,5% a Ceuta, Melilla o Cadiz.

    Gli articoli che hanno maggiore successo nel commercio on line sono i viaggi, i giocattoli, gli articoli sportivi, i libri e le riviste.

    Claudia Di Tomassi

     

    Articoli correlati