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    A 15 giorni dalla scadenza dell’ordinanza, rimangono ancora 1000 gatti da censire

    Sarebbero ancora 1000 i gatti da censire a 15 giorni dalla scadenza della nuova Ordinanza de Tenencia de Animales de Santa Cruz, una normativa che, tra le varie cose, regola le colonie dei gatti randagi.

    Il regolamento prevede che vi sia un responsabile per ogni colonia, che censisca il numero di gatti che la compongono e che proceda, a carico dell’Ayuntamiento, a sterilizzare gli esemplari ancora integri.

    L’ordinanza stabilisce inoltre tre mesi di tempo affinché vengano svolte tutte le operazioni del caso, trascorsi i quali le colonie saranno ritenute irregolari e destinate a smantellamento.

    A 15 giorni dalla scadenza, conferma Carlos Correa, assessore al Medio Ambiente di Santa Cruz de Tenerife, non è ancora pervenuta alcuna domanda di regolarizzazione delle colonie presenti nel comune che, secondo i dati, sarebbero composte da almeno un migliaio di gatti.

    Riguardo all’ordinanza, va precisato che vi sarebbero diverse associazioni di animalisti che risulterebbero assolutamente contrari a quanto disposto dalle autorità, in particolare modo nei confronti del tempo dato a disposizione per regolamentare le colonie.

    Mila Hormiga, assessore insulare di Poedemos nonché portavoce delle associazioni di animalisti, avrebbe posto l’attenzione sul malessere che l’Ayuntamiento sta generando tra i vari referenti  delle suddette associazioni, circa gli errori, a loro dire, commessi nella stesura delle disposizioni al riguardo.

    L’implementazione di un progetto di cattura, sterilizzazione e rilascio (CES) per le colonie dei gatti di Santa Cruz non è sufficiente a risolvere la questione, bensì occorrerebbe maggior rispetto per gli animali, tenendo conto del loro comportamento naturale, al fine di conciliarlo con l’ambiente urbano, questa la dichiarazione della Hormiga in un recente comunicato stampa.

    Il malessere denunciato ha portato alla raccolta delle firme di un documento che verrà presto presentato al responsabile del dipartimento del Medio Ambiente affinché vengano rettificati i punti salienti dell’ordinanza e soprattutto che venga esautorato il responsabile delle colonie feline dalla maggior parte delle responsabilità, quali ad esempio i tempi troppo ristretti per presentare quanto richiesto dall’amministrazione pubblica.


    Di contro Correa ha ricordato che non solo non è pervenuto alcunché da parte delle associazioni animaliste, ma che a breve verrà indetta una riunione sul tema, alla stregua di quanto già avvenuto il 6 di giugno dove però molte delle associazioni non sono intervenute.

    Il sindaco precisa che l’amministrazione pubblica è conscia della complessità del lavoro che sottende il censimento delle colonie e che si potrebbe pensare a una dilazione dei termini per lo svolgimento di tutte le procedure richieste, ma che comunque la data del 31 luglio come termine ultimo per presentare i dati identificativi della colonia, vale a dire responsabile e numero di gatti, è definitivo.

    In seguito, continua, si potrà ragionare su nuovi tempi da dedicare alla sterilizzazione, ma non senza prima aver identificato ogni singola colonia.

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