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    Sanchez decurta i finanziamenti per le Canarie

    Il budget dei finanziamenti previsto dallo Stato è inferiore di 456 milioni di euro rispetto a quello negoziato con Rajoy.

    La mozione di sfiducia contro il capo del governo spagnolo Rajoy di giugno 2018, non solo ha portato all’ingresso di Pedro Sanchez, socialista e nuovo premier, ma ha dato il via a una serie di cambiamenti tra i quali la revisione dei budget previsti per le comunità autonome e precedentemente approvati da Rajoy, come quello destinato all’Arcipelago, decurtato di ben 456 milioni di euro.

    In particolare Sanchez, pur confermando gli aiuti statali alle Isole Canarie, ha deciso di tagliare del 50% quelli destinati alle strade, di diminuire da 40 a 10 milioni quelli per le opere idrauliche e di azzerare invece completamente i finanziamenti previsti per le infrastrutture turistiche e per quelle educative.

    Un duro colpo per i bilanci del Gobierno canario, che per altro non è stato in grado di negoziare una sola virgola dei conti di Sanchez, come si evince dalla prima analisi del cosiddetto Libro Amarillo, il documento che riassume le linee principali del PGE e che è stato presentato dal ministro di Hacienda María Jesús Montero durante il congresso dei deputati.

    Secondo questo documento lo Stato finanzierà direttamente l’Arcipelago delle Canarie con 283 milioni di euro, somma che è dello 0,5% superiore ai 281,54 milioni assegnati dagli ultimi conti di Rajoy, ma il cui incremento è ridicolo se comparato con quello stabilito per la Catalogna, pari al 52% in più rispetto a quelli indicati dal precedente Governo.

    Ai 283 milioni di euro si sommano poi le somme derivanti dai diversi accordi sottoscritti tra Stato e Amministrazioni dell’Arcipelago, come quelli relativi ai trasporti di persone e merci, per un totale complessivo di 1.223,5 milioni di euro, ovvero il 22% in meno rispetto al totale approvato da Rajoy.

    Uno dei maggiori timori da parte dei partiti canari era proprio che i bilanci stabiliti dal precedente premier potessero subire dei tagli, decretando un passo indietro per le Isole.

    Così, mentre strumenti come il Plan Integral de Empleo mantengono intatti i finanziamenti, 42 milioni di euro, altri come il Convenio de Carreteras, quello delle Obras Hidráulicas o delle Infraestructuras Educativas y Turísticas subiscono tagli significativi, alcuni addirittura totali.


    Miglior sorte è toccata invece ai progetti ferroviari di Gran Canaria e Tenerife, 10 milioni per isola, all’accordo con il Cabildo di La Palma per migliorare gli accessi all’Osservatorio Astrofisico di Roque de Los Muchachos, per 4 milioni di euro, e alle sovvenzioni per le operazioni di dissalazione dell’acqua, 8,5 milioni di euro.

    Mantenuti intatti anche i fondi per l’attuazione della MetroGuagua nella capitale di Gran Canaria, 12 milioni di euro, le sovvenzioni per il trasporto di passeggeri su strada, 48 milioni di euro, e l’operazione di aiuto complementare al Programma de Opciones Especificas pro la Lejanía y la Insularidad de Canarias (Poseican), 15 milioni di euro.

    In particolare, per quanto riguarda i trasporti, i conti di Sanchez consolidano di fatto il bonus del 75% sui viaggi marittimi e aerei dei residenti delle Canarie, tra isole e il resto della Spagna; per questo il PGE prevede lo stanziamento di 726 milioni di euro, dei quali il 56,9%, pari a 413,10 milioni, sono per l’Arcipelago delle Canarie, mentre il restante è per i residenti delle Baleari, di Ceuta e Melilla.

    Il progetto di bilancio contenuto del Libro Amarillo comprende anche una partita di 75 milioni di euro, 60 dei quali per le Isole Canarie, per finanziare il trasporto delle merci da e verso il territorio, oltre a 10 milioni addizionali per coprire il 100% del costo di trasporto delle banane.

    Riguardo alla distribuzione del Fondo de Suficiencia Global, e in particolare per coprire le rotte di servizio pubblico dichiarate d’obbligo (PSO), il progetto di bilancio di Sanchez prevede 7 milioni di euro totali, dei quali 1,97 relativi ai voli che collegano le isole di La Gomera e El Hierro con Tenerife e Gran Canaria.

    Un’ulteriore partita si aggiunge ai fondi destinati alle Canarie, relativa al Fondo de Competitividad a cui l’Arcipelago ha accesso dal 2016 dopo la dissociazione del proprio regime economico e fiscale da quello regionale; tuttavia tale importo non compare nell’anteprima di bilancio, quindi sarà necessario attendere la pubblicazione dei dettagli per conoscerne l’entità.

    Il progetto di bilancio di Sanchez infine stima in 298 milioni di euro le dotazioni della Riserva de Inversiones de Canarias (RIC), uno strumento fiscale che consente di non essere tassati sugli utili aziendali, a condizione che questi siano reinvestiti in alcune attività che creano posti di lavoro; la cifra rivela un incremento del 30% rispetto a quella dello scorso anno e saranno 216 i milioni di euro derivanti dalle detrazioni fiscali per investimenti sulle isole.

    Franco Leonardi

     

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