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    Il cielo di novembre 2018 visibile a Tenerife

    Ben ritrovati a tutti con l’appuntamento dedicato all’astronomia d’osservazione, l’astronomia facile del dopo cena quella che rende curiosi e partecipi delle piccole grandi curiosità della volta celeste.

    Con l’approssimarsi dell’inverno anche a Tenerife aumentano sensibilmente le ore di oscurità anche se non in modo cosi evidente come in Italia.

    Questo fenomeno infatti si accentua aumentando la latitudine ed invece diminuisce scendendo in latitudine fino ad annullarsi all’equatore dove si hanno esattamente 12 ore di luce e 12 ore di oscurità 365 giorni l’anno.

    In latitudine zero ossia all’equatore il Sole sorge infatti sempre alle ore 6 e tramonta alle ore 18.

    Con l’arrivo di novembre, osservando verso il cardinale Sud notiamo la progressiva discesa già in prima serata del famoso triangolo estivo del quale abbiamo già parlato, tre importanti stelle di altrettante tre costellazioni che formano durante tutta l’estate un caratteristico triangolo detto appunto “estivo” in funzione del suo periodo di visibilità.

    Le stelle del triangolo estivo sono: Altair della costellazione dell’Aquila, Deneb della costellazione del Cigno e Vega della costellazione della Lira, già alle prime ombre della sera lo possiamo osservare verso Ovest, ossia, osservando faccia a Sud sulla nostra destra.

    Proprio a Sud vediamo un bel corpo celeste di colore arancione e di luce fissa, non scintillante, questo oggetto celeste è il pianeta Marte, del quale ci siamo occupati durante l’estate Canaria qualche numero addietro di Leggo Tenerife.

    In massima ascesa notiamo il Quadrato di Pegaso, grande costellazione ora proprio al Sud, colpisce il fatto che all’interno delle 4 stelle del suo perimetro non vi siano praticamente asterismi degni di nota ma solo un debole sfondo lattiginoso di astri minuti visibili solo nelle notti particolarmente limpide.


    I nomi delle quattro stelle che lo delimitano sono: Markab, Scheat, Algenib e Sirrah.

    Capricorno e Sagittario sono già in questo periodo sulla via del loro tramonto ad Ovest e, indugiando un poco in tarda serata sulle spiagge, dopo la mezzanotte, verso la metà di novembre ed oltre è possibile assistere al sorgere al Cardinale Est e al salire verso il Cardinale Sud delle tipiche bellissime costellazioni dell’inverno, verso Nord abbiamo Capella della costellazione dell’Auriga, poi scendendo in una lunghissima curva dolce e digradante verso il mare abbiamo i Gemelli, Castore e Polluce, poi Procione della costellazione del Cane Minore e infine verso il mare Sirio della costellazione del Cane Maggiore, il più luminoso oggetto celeste del cielo, caratteristica ed inconfondibile la sua luminosità molto elevata e di uno scintillante colore blu azzurro.

    Lasciamo per ultimo e per i più nottambuli la contemplazione di quella costellazione che molti indicano come la più bella dell’intera volta celeste, Orione, con le sue 4 famosissime stelle a far da perimetro, e la sua caratteristica cintura che lo fanno un po’ assomigliare ad una caffettiera moka Bialetti.

    Le sue stelle perimetrali sono: Rigel, Betelgeuse, Bellatrix e Saiph.

    Betelgeuse è una gigante rossa, osservabile in alto a sinistra della costellazione.

    Poco sopra e a destra di Orione possiamo osservare la costellazione del Toro del quale la inconfondibile gigante arancione di nome Aldebaran ne costituisce mitologicamente l’Occhio.

    Alderaban è detta l’Occhio del Toro.

    Proprio nella costellazione del Toro sono visibili le Pleiadi, famosa costellazione che proprio per la sua forma a volte è detta il  carro dell’astrofilo dilettante, esse sono infatti di estensione molto ridotta ma ad un’attenta osservazione assomigliano proprio un poco al Carro Minore, la costellazione che “accoglie in essa” la famosa e conosciuta Stella Polare.

    Queste stelle sono citate fin dall’antichità da Omero e da Tolomeo.

    La Stella Polare è una stella di seconda grandezza ma molto molto importante per i naviganti in quanto la sua altezza angolare sull’orizzonte è uguale alla latitudine di chi osserva, per meglio comprendere si dice che la Polare all’equatore è bagnata, ed infatti essa è visibile sull’orizzonte marino essendo l’equatore in latitudine zero mentre al Polo Nord la Stella Polare è visibile allo Zenit ossia proprio “a piombo” sopra la testa di chi osserva, essendo il Polo Nord in latitudine 90° Nord.

    Pare sia stato proprio per la “non visibilità della Stella Polare oltre l’equatore che i viaggi e le esplorazioni dell’emisfero Sud del mondo siano andate a rilento rispetto ai viaggi e alle grandi esplorazioni di Cristoforo Colombo avvenuti sempre nell’emisfero Nord dove era ben visibile la Stella Polare.

    Anche questa volta abbiamo terminato il breve racconto sul cielo stellato di novembre visibile a Tenerife, come sempre detto non abbiamo alcuna pretesa di rigore scientifico ma sarà per noi motivo di gioia e compiacimento l’aver acceso la curiosità del lettore verso quello spettacolo immenso, magico e stupefacente che è la volta celeste.

    Possono essere d’aiuto per localizzare meglio le costellazioni alcune app gratuite fruibili per gli smartphone, siano essi Android che IOS ed in particolare è possibile installare SkEye e Skymap, ricordare di attivare il GPS per permettere al dispositivo di autolocalizzarsi.

    A titolo di curiosità, per orientarsi nel cielo stellato si procede localizzando il Polo Celeste Nord ossia la Stella Polare, la quale dista circa la distanza di una mano chiusa a pugno di fronte a voi dalle due stelle della testa del Gran Carro ossia Dubhe e Merak.

    Questa localizzazione vi condurrà grosso modo sopra il maestoso Teide se osservate dalla costa Sud di Tenerife.

    Per ultimo ricordiamo la Via Lattea, la nostra casa nello sterminato Universo.

    Essa è visibile come una nebbia lattiginosa soltanto nelle notti particolarmente limpide e terse, possiamo nelle sere di tardo autunno, novembre appunto, iniziare a vederla da Sirio salendo fino ad Orione proprio vicinissima a Betelgeuse, la osserviamo ancora in diagonale fino a Capella della costellazione dell’Auriga e poi su ancora fino alla inconfondibile “W” (doppia W o M a seconda dell’ora di osservazione) per terminare alla già citata Deneb del Triangolo Estivo ma della costellazione del Cigno.

    Naturalmente se l’orario di osservazione è nella prima serata si deve procedere al contrario iniziando proprio dal Cigno visto che gli astri asterismi non sono ancora sorti.

    La Luna sarà piena il 23 novembre, visibile un poco sotto al grande Quadrato di Pegaso, ostacolerà con la sua luminosità le osservazioni ma in compenso renderà maggiormente romantica la serata.

    Un caro saluto a tutti ed un arrivederci a presto.

    Rodolfo Piralla

    Gli schemi delle stelle
    autunnali ed invernali
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    Link 2: goo.gl/2sBsdT

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