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    L’ara di Lear e il Loro Parque

    L’Ara di Lear, o Ara indaco, Anodorhynchus leari, è un raro e bellissimo pappagallo brasiliano che recentemente la Loro Parque Fundación è riuscita a portare dalla classificazione “specie in pericolo di estinzione” al più rassicurante “specie in pericolo”.

    Ma al di là di questo straordinario successo, che qualifica il Loro Parque come l’unico centro zoologico in Europa in grado di salvaguardare specie rare come quello dell’Ara di Lear, la Fundación ha annunciato che potrà inserire di nuovo lo straordinario pappagallo nel suo ambiente naturale, in Brasile.

    Gli esemplari che hanno soggiornato nel Loro Parque, hanno infatti già lasciato l’isola di Tenerife per riconquistare la libertà, con grande soddisfazione del team di ricerca che ha lavorato incessantemente al progetto di recupero dal 2006, quando il governo brasiliano accettò di inviare un paio di Ara di Lear alla Fundación affinché se ne tentasse la riproduzione.

    Da quell’anno, ben 30 uova si sono schiuse e 9 degli esemplari nati si trovano già a casa.

    Questa notizia, affermano i portavoce del Loro Parque, va a smorzare le polemiche di coloro che recentemente hanno criticato aspramente la detenzione nella struttura di orche e grandi cetacei, particolare che ha portato addirittura il grande tour operator Thomas Hook a eliminare il parco dai propri pacchetti turistici; l’importanza del Loro Parque e della Fundación è fondamentale per la salvaguardia di specie come l’Ara di Lear e di altre a rischio, che diversamente sarebbero destinate a scomparire per sempre dalla faccia della Terra.

    Acclimatazione, imitazione del loro habitat naturale, buon clima e cibo proveniente direttamente da specie di Licuri, la palma endemica brasiliana, Syagrus coronata, sono state le chiavi di un successo che ha permesso all’Ara di Lear non solo di riprodursi, ma di poter essere reintrodotta nel proprio ambiente.

    Gli Ara di Lear subiscono il commercio illegale attraverso la cattura dei loro pulcini e gli uccelli più maturi non sono protetti e anzi sono infastiditi dagli agricoltori; il loro habitat è sempre più degradato a causa dell’utilizzo della terra per i bovini e dalla raccolta indiscriminata di foglie e frutti della palma Licuri.

    Nonostante questo straordinario impegno profuso da parte della Fundación, che ha investito 500.000 euro per la protezione degli uccelli nel loro habitat naturale, l’Ara di Lear è ancora in pericolo e l’obiettivo rimane ora di ridurre le minacce che essa può trovare nel suo ambiente, in modo da favorire il ripristino della popolazione selvatica, proteggendo nel contempo la palma essenziale alla loro alimentazione.


    Bina Bianchini

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