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    Nuove disposizioni per regolamentare il fenomeno Uber e simili

    Il ministero dello Sviluppo diretto da José Luis Ábalos ha annunciato che dal prossimo settembre sarà concesso alle comunità autonome la possibilità di regolamentare il settore dei veicoli a noleggio con conducente (VTC), per intenderci di realtà come Uber e Cabify, e quindi di frenare la loro espansione ai danni dei tradizionali tassisti.

    Anziché trasferire quindi, come inizialmente paventato, tutte le competenze in materia di VTC alle regioni, l’adozione di questo nuovo sistema, che consentirà una soluzione legale, più rapida e più semplice, prevede di dare ai governi autonomi la possibilità di legiferare circa l’attività delle auto a noleggio con conducente.

    Nei successivi tre mesi verranno progettate congiuntamente le misure da applicare per riequilibrare il numero di veicoli nel settore taxi e VTC, in modo da soddisfare il parametro della proporzionalità stabilito dalla legge, che prevede un massimo di automobili a marchio Uber o Cabify ogni 30 taxi.

    Il rapporto attualmente è ampiamente superato dai veicoli con conducente a noleggio a causa della liberalizzazione del settore approvata nel 2009 dal precedente governo del PSOE, del vuoto giuridico verificatosi tra il 2013 e il 2015, e da quanto poi determinato dall’esecutivo del PP che ha stabilito un veicolo tipo Uber ogni 30 taxi, come poi approvato alcuni mesi fa dal Tribunale Supremo, rapporto però non rispettato.

    Il diffondersi di realtà come Uber ha notevolmente danneggiato il comparto taxi, portando a gravi squilibri all’interno del settore da cui non sono mancate proteste e lamentele, spesso espresse in scioperi infiniti.

    Questo nuovo modus operandi, afferma Àbalos, dovrebbe riportare alla normalità, benché occorra tempo affinché il progetto del nuovo sistema possa definitivamente essere operativo.

    Roberto Trombini

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