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    Il settore Rent a car sul piede di guerra

    Le dichiarazioni di Capitan America Carlos Alonso creano scompiglio

    Soprannominato Capitan America dalla stampa per i suoi interventi improvvisati sulle questioni più disparate, spesso privi di una reale proposta risolutiva, Carlos Alonso ha di nuovo gettato la sua pietra nello stagno, senza considerarne la portata.

    E più come un boomerang che come una pietra, quell’intervento relativo al settore del Rent a car sta tornando indietro all’aspirante leader carismatico di ATI con tutte le conseguenze del caso.

    Alonso in breve ha annunciato che per ridurre il traffico sull’isola e quindi le chilometriche code che quotidianamente imbottigliano gli utenti della TF5, sarebbe sufficiente tassare le auto a noleggio di 2-3 euro al giorno, dimenticando completamente che l’innovativa misura metterebbe dozzine di piccole imprese di Rent a car, la maggior parte a conduzione familiare, sul lastrico, non potendo competere ovviamente con il fatturato delle grandi multinazionali.

    Scompiglio nel settore ma anche tra le associazioni degli albergatori, che considerano la tassazione semplicemente una pessima idea e un accanimento su una fascia già sufficientemente vessata dalla pressione fiscale.

    In particolare Jorge Marichal, presidente della ASHotel, durante un intervento circa la proposta di Alonso, avrebbe affermato che la vera soluzione sarebbe una migliore gestione degli introiti delle casse comunali, introiti da destinare in opere pubbliche.

    Il settore del turismo, ricorda, ha contribuito con 2.123 milioni di euro a suddette casse, sia con imposte dirette che indirette, e con la spesa turistica nelle isole che ha superato nel 2017 i 4.586 milioni di euro e un tax rate che nel 2012 è salito dal 5 al 7%, l’amministrazione è stata in grado di raccogliere 312 milioni di euro per tutte quelle attività che costituiscono la spesa turistica, come gli alloggi, cibo, bevande, trasporti locali, attività ricreative, culturali e sportive, acquisti in generale inclusi quelli nelle farmacie.

    L’aumento delle tasse del 7% si è tradotto in quasi 100 milioni di euro di entrate extra nel 2017.


    Ma non solo, gli ultimi indicatori del turismo mostrano che le Canarie stanno attraversando un cambio ciclico nel volume dei turisti e delle prenotazioni alberghiere, che porterà il 2018 a chiudere con una percentuale tra il 4 e il 6% di turisti in meno.

    In buona sostanza, la proposta di tassare il settore Rent a car di Alonso, secondo Marichal, sottrae denaro e valore, invece di aggiungerne.

    di Ilaria Vitali

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