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    Holguín, la cittadina di Cuba nata dalla migrazione dei canari

    Holguín si trova nella regione nord orientale di Cuba e si sviluppò grazie alla migrazione di molti spagnoli a partire dal 1898, la maggior parte dei quali abitanti delle Isole Canarie, galiziani, e catalani.

    Secondo i professori Manuel de Paz e José A.Cardet, i canari che tentarono la fortuna a Cuba, non tardarono di certo a scoprirvi una certa somiglianza con Tenerife e del resto la Sierra de Candelaria, un territorio montagnoso il cui nome è non a caso evocativo della patrona delle isole Canarie, è la testimonianza dell’enorme presenza dei nativi dell’Arcipelago.

    Ma le somiglianze non si fermano qui, basti pensare che nel gennaio del 1752 Holguín, il cui nome deriva da Francisco García de Holguín, capitano spagnolo che fondò nel 1525 la città con il nome di San Isidoro de Holguín, si separò da Bayamo creando il suo proprio Cabildo, un’entità governativa che avrebbe preso il suo nome da quelle spagnole e quindi da quelle canarie.

    Gli esperti segnalano inoltre che i canari emigrati a Cuba finirono per rimanervi poiché, ricordando la miseria vissuta nell’Arcipelago, non provarono il benché minimo desiderio di tornarvici.

    Gli storici De Paz e Abreu Cardet precisano inoltre che con lo scoppio della Guerra dei Dieci Anni, ovvero dal 10 di ottobre del 1868, l’insicurezza mise radici profonde e gli insorti, raccolti in eserciti improvvisati, attaccarono per lo più le città dominate dagli spagnoli.

    I canari emigrati dovettero così armarsi in gruppi organizzati per contrastare i guerriglieri, essendo i più esposti ai loro attacchi.

    Oggi Holguín è una delle più belle province di Cuba, sia a livello storico che paesaggistico e, parte di quella storia, porta il nome degli emigranti canari.

    Grazia Riolo


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