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    Discriminazione femminile, la situazione in Spagna

    L’Istituto Georgetown delle Donne, Pace e Sicurezza e l’Istituto di Ricerca sulla Pace di Oslo, hanno elaborato uno studio sulla base di un indice che, valutando parametri dei diversi paesi come inserimento nell’economia, nella giustizia e nella sicurezza da parte delle donne, mira a evidenziare lo stato della discriminazione femminile.

    Dai risultati emersi, la Spagna risulterebbe il quinto miglior paese europeo per l’universo femminile, superato solo da Slovenia, Svizzera, Norvegia e Islanda.

    Le tabelle realizzate dai due Istituti confrontano ogni paese con i paesi sviluppati dell’OCSE e in particolare la prima sezione, relativa all’inserimento nella società e nell’economia, si compone di cinque indici.

    La parte relativa all’inserimento nella finanza vede la situazione femminile spagnola ai primi posti, superata solo da quella della Norvegia; dopo anni di scolarizzazione, la Spagna pare avere raggiunto livelli ottimali in questo settore, addirittura al di sopra della media dei paesi che la circondano e la differenza con la Germania è basata su differenti sistemi educativi.

    Dove però la Spagna occupa posizioni al di sotto della media è nel tasso di occupazione e nel numero di donne al Parlamento; curiosamente invece, tenendo presente che la Spagna è il terzo paese dell’OCSE con il tasso di disoccupazione più elevato e che le donne spagnole rientrano bene o male nella media europea, è la situazione maschile quella che appare più preoccupante.

    Riassumendo, riguardo a inserimento economico e sociale, in Spagna la donna non può parlare di discriminazione femminile, eccetto per il numero di rappresentanti in Parlamento che si rivela più basso della media degli altri paesi.

    Inesistente invece in Spagna il livello di discriminazione femminile nel settore della giustizia, ambito nel quale in molti paesi la donna ha scarse possibilità di inserimento e quindi poche opportunità economiche; solo Malta, appena prima della Spagna, ha un così basso livello di discriminazione.

    Esiste poi una sezione che riguarda le preferenze per prole di sesso maschile, legato alla natalità femminile e maschile dei diversi paesi; benché questo indice sia irrilevante in paesi sviluppati come la Spagna, esso ha ancora un peso determinante in quelli in via di sviluppo.


    Infine nella sezione relativa alle leggi discriminatorie nei confronti delle donne, la Spagna si posiziona come ultima della lista insieme agli Stati Uniti; questo significa che mentre tutti gli altri paesi presi in esame hanno un elevato numero di leggi a svantaggio delle donne, in Spagna esistono leggi discriminatorie in positivo, ovvero a vantaggio delle donne e negative per gli uomini.

    Riguardo alla sezione sicurezza, in Spagna quest’ultima è molto elevata, più di quella degli altri paesi mentre la violenza di genere, tanto denunciata nelle pubbliche piazze, si rivela una delle più basse in assoluto.

    Insomma, questa tanto vituperata discriminazione femminile, in Spagna è solo percezione o realtà?

    Stando ai risultati presentati e basati su dati accurati, sembrerebbe che la donna in Spagna non abbia maggiori problemi della donna di altri paesi, ma che anzi, per alcuni settori, non ne abbia affatto.

    Il fenomeno mediatico che ha realizzato uno stereotipo femminile spagnolo vittima di soprusi e discriminazioni in ogni campo della vita sociale, esprimerebbe, oltre a una realtà falsata, un comune sentimento di frustrazione che porta le persone a creare identità parallele.

    Il bisogno di sentirsi speciali, ascoltati, confortati e accettati socialmente, porta a quello che viene definito narcisismo auto indulgente egocentrico e la soluzione non sta nella discriminazione, bensì nella presa di coscienza della realtà.

    Questo non significa che non accadano episodi spiacevoli, purtroppo talvolta terribili, dove a farne le spese sono le donne ma, è bene sottolinearlo, risulterebbe esagerato parlarne come di fenomeno di massa e quindi di ampia diffusione.

    Perché quindi le donne in Spagna si lamentano?

    Inoltre, se il vero problema è la mancata ascesa del potere femminile, com’è che in Spagna, dove si è verificata questa ascesa, le donne affermano che la situazione sia la peggiore rispetto a tutti gli altri paesi?

    Qualcuno afferma che si stanno sprecando energie inutilmente, qualcun altro invece osserva che il fatto che altrove si stia peggio, non significa necessariamente che in Spagna si stia meglio.

    dalla Redazione

     

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