More

    Il vino canario raccontato dai grandi autori

    Sulla fama della buona qualità del vino prodotto nell’Arcipelago non si discute; la prima isola a produrre vino fu Fuerteventura, esattamente un secolo prima che Fernando Castro realizzasse il vigneto a Tenerife nel 1497, seguito da John Hill a El Hierro nel 1526.

    Già in tempi non sospetti, il vino canario era famoso in Europa, tanto che alcuni grandi scrittori ne menzionarono qualità e virtù nei documenti arrivati fino ai giorni nostri.

    Il celebre rubacuori Casanova, nonché diplomatico, spia e scrittore italiano, scrivendo di una delle sue numerose avventure, riportò che conquistò la dama di turno offrendole un paio di biscotti da inzuppare nel vino delle Canarie, una nota che sviluppò in seguito nelle 3.500 pagine circa dei suoi romanzi.

    Nell’Enrico IV, il drammaturgo William Shakespeare definì il vino delle isole come un autentico amore a prima vista e come un nettare meravigliosamente penetrante.

    Edgar Rice Burroughs, per alcuni più noto come il padre di Tarzan, fece ricorso al vino canario per raccontare una storia che si svolse nel XIII secolo in Inghilterra sul personaggio inventato Norman de Torn.

    Nei racconti di Burroughs, Norman de Torn era solito bere un buon calice di vino delle Canarie tra un duello e l’altro.

    Herman Melville invece, autore dello straordinario Moby Dick, cita le qualità del nettare delle isole nel romanzo Benito Cereno, un racconto che tratta di un ammutinamento su una nave di schiavi spagnola capitanata da Don Benito Cereno, pubblicato per la prima volta nel 1855.

    Nota da non dimenticare, Moby Dick, il film, venne girato in buona parte nelle isole Canarie negli anni ’50.


    Infine Robert Luis Stevenson, autore tra le altre della novella “La freccia nera”, si riferisce all’eleganza del vino delle Canarie in un romanzo ambientato sotto il regno di Enrico VI durante la Guerra delle Rose; il protagonista è un ragazzo che si ritrova in una foresta con una fuggitiva, Joanna Sedley, travestita da bambino sotto il nome di John Matcham.

    La ragazza in realtà è una ricca erede che fugge da un possidente proprietario terriero che vuole obbligarla ad un matrimonio di convenienza e, a far da sfondo a tutta la storia, Stevenson ha inserito il vino canario, come nota di straordinaria dolcezza.

    Bina Binella

    Articoli correlati