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    Alla scoperta di Puerto de la Cruz, luoghi leggendari e complessi moderni (quarta parte)

    Lago Martianez – foto da Diario de Avisos

    La bellezza di Puerto de la Cruz è fatta non solo di edifici storici e di architetture tipiche, ma anche di luoghi leggendari e moderni complessi che sono in grado di offrire al turista la possibilità di godere del passato con uno sguardo sul futuro.

    È il caso del complesso Costa Martiánez, uno degli esempi più eclatanti e moderni di trasformazione di tutta una linea costiera.

    Esteso su un’area approssimativa di circa 50mila metri quadrati, la sua creazione è un riferimento estetico e tecnico per l’integrazione culturale e paesaggistica nel settore del tempo libero.

    Molti altri comuni canari hanno infatti seguito la lungimiranza e l’innovazione dell’artista César Manrique in termini di rispetto ambientale e inclusione di valori fondamentali del paesaggio.

    La prima fase del progetto si realizza nell’area delle piscine municipali, poi note come Los Alisios, per mano degli ingegneri Juan Alfredo Amigó e José Luís Olcina per il lato tecnico e di César Manrique per quanto riguarda l’adattamento del complesso allo spirito tradizionale canario.

    Le piscine sono state aperte nel 1971 su un’area complessiva di 8.000 metri quadrati e integrate con due piscine per adulti e una per bambini, i bar Los Alisios e The Island.

    Dopo il successo della prima fase, il comune di Puerto decise di affrontare un’altra fase più ambiziosa con la creazione di un lago artificiale di acqua di mare circondato da spiagge e giardini.

    Il lago artificiale con le sue isole interne occupa un’area di 33mila metri quadrati, di cui 15mila di superficie liquida.


    Sulle cinque isole all’interno del lago si costruì un complesso turistico che occupa 2.000 metri quadrati e l’isola centrale, inizialmente concepita come una sala per feste sotterranee, oggi ospita il Casino.

    Il resto dell’isola centrale include un ristorante di lusso e altri servizi complementari per l’accoglienza dei turisti.

    Uno dei punti salienti e moderni del Lago Martianez è la scultura mobile all’entrata chiamata Homenaje al Mar, una impressionante opera di 25 metri di lunghezza e 8 di altezza che ricorda le onde del mare.

    A completare l’immensa struttura, una vasta gamma di bar, ristoranti e chioschi.

    Dalla modernità alla leggenda è il salto che si deve compiere per visitare El Penitente, la cui costruzione iniziò nel 1911 e subì diverse battute d’arresto a causa di problemi economici, eventi climatici e l’avvento della Prima Guerra Mondiale.

    El Penitente risultò terminato nel 1930 e venne concepito come struttura di supporto al porto esistente soprattutto nelle operazioni di esportazione di banane.

    Il suo nome deriva dalla leggenda popolare legata alla storia d’amore contrastata tra un pirata e una fanciulla del posto; i due si incontravano sul molo con uno stratagemma che vedeva il pirata vestirsi con una tunica e apparire così come uno dei frati domenicani appartenente al convento vicino.

    Situato nella zona adiacente a Plaza de Europa e all’Ayuntamiento, oggi è uno spettacolare punto di osservazione sulla zona costiera di Martiánez e luogo di incontro di appassionati di pesca.

    Ilaria Vitali

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