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    Assicurazione sanitaria, l’età biologica sarà il parametro chiave

    Fino a oggi per calcolare costo e ipotesi di rischio di una assicurazione sanitaria, le diverse compagnie tenevano conto dell’età reale dei clienti, considerando il fatto che maggiore era l’età, maggiore risultava il rischio; la nuova tendenza del futuro sarà diversa e prenderà in esame, anziché i dati anagrafici, la cosiddetta età biologica, calcolata i base a sistemi sofisticati e allo stile di vita dei contraenti la polizza di assicurazione.

    In breve la gestione di informazioni sensibili da parte degli assicuratori consentirà di realizzare modelli predittivi sui diversi profili dei clienti, come già avviene ora con l’applicazione di criteri che valutano eventuali abitudini malsane, come alcol e fumo, un background familiare significativo, come una storia di tumori in famiglia, e l’eventuale sovrappeso del soggetto.

    Nel futuro si potrà fare molto di più grazie alla possibilità offerta alle compagnie di assicurazione di poter accedere, dietro consenso degli interessati, a informazioni personali e mediche, seguendone nel tempo eventuali variazioni in corso.

    Per coloro che accetteranno di concedere i propri profili medico personali, le compagnie di assicurazione prevedono premi più bassi o persino coperture più elevate, sfavorendo così coloro che invece negheranno la condivisione delle proprie informazioni che si troveranno a sottoscrivere polizze con costi maggiori e limiti di copertura significativi.

    Esiste un importante sviluppo nelle nuove tecnologie a disposizione, le cosiddette insurtech, che vede una predominanza di applicazioni mobili, le app, che si sono rivelate assolutamente efficaci nel monitoraggio e accesso costante ai profili degli assicurati.

    dalla Redazione

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