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    Santa Cruz persegue la lotta alla maleducazione dei padroni dei cani

    Una maleducazione che costerà molto cara, quella dei padroni dei cani che passeggiando per le strade e i viali di Santa Cruz de Tenerife saranno sorpresi ad ignorare la cacca delle proprie bestiole, lasciandola sul selciato della capitale.

    Santa Cruz inizia infatti la seconda fase della campagna di sensibilizzazione dall’eloquente titolo El marrón lo pagas tú, che mira a sradicare la brutta abitudine legata per lo più a maleducazione, di lasciare escrementi di cane in strade, piazze e parchi della capitale.

    Dopo una prima fase sviluppata durante l’inizio dell’estate e concentrata principalmente sulla diffusione del messaggio attraverso i social network, è arrivata la fase sanzionatoria, annunciata simpaticamente e ironicamente da cacche giganti installate in punti nevralgici della città (l’incrocio di calle Valentín Sanz con calle Pilar, nell’ingresso del parco La Granja, in avenida Bélgica, in avenida Príncipes de España e Los Majuelos) con lo scopo di ricordare ai cittadini che, in caso di violazione dell’ordinanza, potranno incorrere in multe… giganti, vale a dire pari a 1.500 euro!

    Carlos Correa, consigliere dell’ambiente, ha precisato che in questa fase sono stati collocati più di 200 manifesti e distribuite oltre 2.500 locandine, oltre che incrementata la presenza di agenti in borghese PROTEU nelle zone della città dove si sono verificati i maggiori episodi di maleducazione.

    Questo espediente dovrebbe attirare l’attenzione di tutti i cittadini, facendo capire loro che indipendentemente dalle dimensioni degli escrementi, questi vanno sempre tolti dalla strada con gli appositi sacchetti e buttati nel cestino.

    La presenza di numerosi escrementi sulla pavimentazione cittadina è diventata uno spiacevole problema per i non vedenti, le persone che si muovono su sedie a rotelle e i bambini.

    E’ un comportamento, quello di abbandonare le deiezioni dei propri cani, assolutamente inaccettabile, di grande maleducazione e mancanza di rispetto per le cose pubbliche e i cittadini, che deve essere punito con sanzioni esemplari.

    E certamente l’idea di pagare 1.500 euro un po’ di cacca del proprio cane dovrebbe far uscire tutti i proprietari delle bestiole con una bella scorta di sacchetti nelle tasche…


    di Biancamaria Bianchini

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