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    Cani pericolosi, Santa Cruz chiede collaborazione alla cittadinanza

    Dopo i recenti episodi in cui la polizia è dovuta intervenire per salvare un uomo attaccato dal proprio cane, il vice sindaco di Santa Cruz de Tenerife nonché responsabile della sicurezza dell’Ayuntamiento, Zaida González, ha chiesto ufficialmente la collaborazione di tutta la cittadinanza in merito alla nuova ordinanza municipale in tema di protezione e custodia animali, con specifico riferimento alle razze considerate pericolose.

    In particolare la González ha fatto appello alle responsabilità dei proprietari o detentori di cani potenzialmente pericolosi affinché rispettino le norme che disciplinano la sicurezza propria, del cane e altrui.

    Il vice sindaco ha ricordato che è obbligo del proprietario e detentore di un cane considerato pericoloso di possedere un particolare permesso rilasciato dall’Ayuntamiento o la corrispondente iscrizione al registro municipale creato per l’uopo, fornendo tutti i dati identificativi sia del proprietario che dell’animale.

    In questo senso è richiesta la collaborazione dei cittadini nel segnalare eventuali comportamenti scorretti di proprietari di cani pericolosi e non, contribuendo così alla sicurezza e alla convivenza di tutti.

    La González ha altresì sottolineato che un cane potenzialmente pericoloso non può in nessun caso essere liberato in uno spazio pubblico, bensì deve, oltre ad indossare la museruola, essere tenuto opportunamente al guinzaglio fisso non estensibile, di lunghezza inferiore ai 2 metri e controllato costantemente dal proprio padrone, necessariamente maggiorenne; i cani potenzialmente pericolosi non possono essere portati in numero superiore ad un esemplare per persona.

    Il decreto legge in materia contiene un sistema di sanzioni e un elenco di reati correlati alla detenzione di cani pericolosi, con multe che vanno da 150 a 15.025 euro, oltre alla possibilità per il padrone o il detentore del cane di risultare responsabile dei danni che questo può provocare a persone, ad altri animali e a proprietà pubbliche e private.

    La collaborazione di tutta la cittadinanza, ribadisce il vice sindaco, è fondamentale per salvaguardare la sicurezza di tutti, cani compresi, troppo spesso vittime loro malgrado di padroni non qualificati per il loro addestramento e la loro detenzione senza rischi.

    Insomma, nella maggior parte dei casi, i danni non li fanno i cani, ma chi li possiede.


    di Anita Caiselli

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