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    La felicità arriva anche con la maturità

    Vero o non vero, questo è quanto risulta in un rapporto della compagnia di marketing McCann che si è presa l’onere di intervistare ben 24.000 persone in tutto il mondo sulla felicità.

    La felicità è prerogativa degli over 65, delle persone cioè che, raggiunto un certo grado di maturità, guardano al futuro con più ottimismo di quanto non facciano i loro nipoti.

    Sembra incredibile, ma pensandoci bene, a quest’età si è raggiunto un grado di conoscenza e completezza che permette di ribellarsi con vigore a quanto non soddisfi la propria vita e di conseguenza si vive cercando di fare ciò che aggrada, in piena soddisfazione per anche le più banali e piccole cose.

    Luca Lindener, global president della MacCann, ci racconta che dai sondaggi risultano essere pessimisti i giovani che, poveretti, se vogliamo hanno tante paure con cui convivere, dal terrorismo alla disoccupazione, falle che si aprono ogni qualvolta essi si approccino ad un viaggio, ad un progetto, al futuro.

    Inoltre i dopo sessantacinque si ribellano alle convenzioni ed ai timori che durante la propria esistenza hanno talvolta frenato le loro pulsioni.

    Ecco che si lanciano in imprese sconosciute, viaggiano nonostante le minacce che gravitano intorno ad aeroporti e luoghi di svago, si ribellano allo stereotipo dell’anziano attraverso il quale non si riconoscono, insomma, se la spassano, contagiando così anche i giovani, ben più pigri e persi, per lo più, dietro false soddisfazioni.

    Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità entro il 2050 una persona su cinque avrà sessant’anni.

    Niente di cui stupirci dal momento che la vita si è allungata e che questi nonni non sono e non saranno quelli di una volta, testina bianca e parole crociate come unico esercizio mentale.


    Oggi i sessantenni sono su facebook, si informano, vanno a teatro, al cinema, e spremono la vita finché ce n’é, vivono anche di felicità.

    Pieni di tanti interessi, vivono la loro singletudine o le proprie storie d’amore, vecchie o nuove, con entusiasmo, in rapporti ben più equilibrati di quelli dei giovani, senza più l’ansia del lavoro, della carriera, dei figli da crescere. Insomma, la vita a sessant’anni diventa leggera come una piuma, purché ci sia la salute.

    Si cercano compagni con cui condividere emozioni e scelte comuni, e se il compagno o la compagna sono quelli di sempre, si recuperano sensazioni e tempo perduto dietro agli impegni che in età più giovane si era impediti a soddisfare.

    Bellissima storia questa che accomuna gli over 65. La vita non finisce mai di stupirci. Di regalarci emozioni. Di darci carica e spinte. Di darci felicità!

    La felicità è di chi sa coglierla, di chi la vede, di chi la cerca. E gli over 65 hanno tempo per farlo. E tanta volontà.

    di Danila Rocca

     

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