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    Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas, dove il traffico è tra i più elevati di tutte le regioni spagnole

    Nell’Arcipelago delle Canarie il traffico sta diventando un serio problema che influisce non solo sulla vita degli abitanti, perennemente in coda nei tratti più congestionati, ma anche sulla sicurezza, con un aumento di incidenti stradali significativo.

    Un automobilista di Santa Cruz impiegherebbe il 25% del tempo in più rispetto a qualsiasi altro automobilista della Spagna, immerso nel traffico, percentuale che arriva a toccare punte del 38% nelle ore clou della giornata e che si traducono con un monte ore annuale pari a 86 ore in più rispetto agli anni passati.

    Las Palmas invece, ha registrato nel 2016 un livello di congestione stradale pari al 27% mentre Santa Cruz il 25%, stando ai dati forniti dallo studio TomTom Traffic Index 2017 che comprende le città con maggior traffico di tutto il mondo e che situa la capitale di Tenerife al settimo posto e Las Palmas al terzo rispetto alla sola classifica spagnola.

    A Las Palmas in particolare la congestione è aumentata del 2% rispetto al 2016 mentre a Santa Cruz dell’1%, laddove i periodi peggiori sono risultati rispettivamente il giorno 8 aprile e il 16 dicembre.

    A precedere la città di Gran Canaria, è Barcellona con un indice di traffico del 31%, e a quella di Tenerife, Granada, Siviglia e Gijon con il 25%.

    Nella classifica mondiale dei paesi con più traffico al mondo la Spagna in realtà non appare che al 68esimo posto, con Barcellona in testa, ma in Europa occupa il 18esimo posto, dove a svettare risulta essere la città di Bucarest, 50%, seguita da Mosca, 44%, San Pietroburgo, 41%, Londra, 40%, e Marsiglia, 40%.

    Globalmente, stando alle ricerche di TomTom, la congestione stradale è cresciuta del 23% rispetto al 2008 e del 10% rispetto al 2015 ma osservando i dati riferiti ai singoli paesi, è in Africa, sorprendentemente, che il traffico ha subito un rialzo del 15%, mentre in Asia e Oceania è stato del 12%, in Europa del 9%, in Sud America del 7% e in Nord America del 5%.

    I consigli di TomTom sono sempre quelli di consultare le informazioni sul traffico prima di mettersi in strada, anche nei tragitti che si compiono quotidianamente, oltre a quello di controllare le condizioni degli itinerari per verificare la presenza di incidenti o lavori in corso e quello di valutare eventuali vie alternative in caso di coda.


    Gli strumenti per evitare di incappare in disagevoli ingorghi esistono, afferma non senza interesse la TomTom, ma una precisazione è lecita e riguarda il vero nocciolo del problema.

    Il traffico viene risolto a monte, ovvero con un corretto piano regolatore che fornisca il territorio di strade agevoli, una gamma di servizi pubblici che incentivino a lasciare le auto a casa per i tragitti quotidiani e soprattutto una corretta educazione stradale che eviti comportamenti spesso pericolosi alla guida.

    di Ugo Marchiotto

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