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    Consentito affittare in zone turistiche, ma a certe condizioni

    Sarà consentito affittare in zone turistiche, ma solo a certe condizioni.

    Quello che è stato un autentico tormentone in questi ultimi tempi e che ha mosso le fila di Ashotel per rivendicare una corretta applicazione delle norme non a discapito delle attività di ricezione presenti, pare sia in corso di risoluzione.

    Il Ministro del Turismo, Cultura e Sport María Teresa Lorenzo, ha annunciato che nel prossimo futuro sarà pronta la bozza del nuovo decreto che regolamenta le case vacanze in affitto, con particolare riferimento alla loro ubicazione in zone turistiche.

    La vigente normativa vieta affittare alloggi a turisti in zone turistiche, dove cioè sono già presenti strutture ricettive adeguate come hotel e alberghi, mentre lo consente nelle zone cosiddette residenziali, dove ha provocato una carenza di alloggi disponibili per i cittadini e un aumento significativo degli affitti civili.

    La situazione si presenta oltremodo complessa, laddove esistono evidenti casi di affitti irregolari che minano non solo le tasche della cittadinanza, come ha denunciato la deputata del PSOE Rosa Bella Cabrera Noda, ma tutto il comparto alberghiero rappresentato da Ashotel.

    Alla richiesta urgente pervenuta al Gobierno di abbandonare un atteggiamento di permissivismo e di regolamentare una volta per tutte la questione, il ministro Lorenzo, durante una sessione plenaria del Parlamento, avrebbe sottolineato l’impegno delle autorità a sostituire il vigente decreto del 2015 con una nuova normativa in grado di rispondere agli interessi economici delle varie parti in causa.

    Il ministro non avrebbe specificato date o contenuti, limitandosi ad affermare che il progetto del nuovo decreto sarà pronto a breve e che, pur consentendo l’affitto nelle zone turistiche, non comprometterà il modello di turismo corrente.

    I fattori coinvolti sono diversi, dalla specificità che ogni località presenta, all’uso del suolo, all’impatto sull’ambiente e sulla vita sociale, fino al rispetto della libertà di impresa che non deve dimenticare la tutela dei consumatori tutti.


    Rosa Bella Cabrera Noda in questo senso avrebbe chiesto ufficialmente al ministero di non erigersi come difensore di un settore specifico, ma di comportarsi come garante dell’interesse generale, cominciando dall’affrontare l’enorme rialzo degli affitti residenziali e dall’agire contro coloro che, operando illegalmente, ne sono diretti responsabili.

    Più acceso il commento del deputato di Podemos Asunción Delgado, che avrebbe affermato che in questa delicata questione il Gobierno si troverebbe prigioniero degli interessi degli albergatori, punto fermo nell’economia, e degli interessi degli impresari che, per effetto della Ley del Suelo, chiedono di costruire sempre più alloggi, preannunciando la creazione di un mercato immobiliare inaccessibile ai più.

    Il vero punto della questione è quello di regolamentare per certo il settore delle case vacanza, con la garanzia però di un controllo serrato di tutte le attività irregolari e, per quelle registrate correttamente, della soddisfazione di tutti i criteri, quali sicurezza, qualità e possibilità di ispezione da parte di personale addetto.

    di Daniele Dal Maso

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