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    Maestri di violino: occuparsi dei figli

    Ma quando si finisce di occuparsi materialmente dei propri figli? Quando se essi non sono in grado di sostenersi, e questo anche se addirittura a 50 anni chiedono al Tribunale un versamento mensile, che nel caso di una anziana donna è stato fissato in 300 euro mensili a titolo di assegno alimentare da corrispondere al proprio figlio?

     

    Vero che son sangue del nostro sangue, ma sottrarcelo così, a cospicui ed eterni prelievi… Dopo una controversia giudiziaria durata oltre vent’anni, la meglio sulla madre l’ha avuta questo figlio maturo ma disoccupato, che il giudice ha ritenuto incapace di tenere lezioni di violino, essendo egli diplomato in violino al conservatorio, ed inoltre affetto da seri problemi psicologici e relazionali, tanto da non potersi neppure iscrivere all’Ufficio di Collocamento.

     

    Lungi dal contestare l’operato della legge. Ci sono casi e casi. Occhi rivolti al passato, quando i nostri vecchi avevano l’urgenza di portare soldi a casa. Qualsiasi lavoro poteva andar bene, nel caso di una mancanza di specifica preparazione. Purché li rendesse utili ed autonomi. E poi se ci mettiamo che nel 2017 lavoro non ce n’è… Poveri figli. Poveri genitori. Povere generazioni di giochini al pc, macchina nuova a 18 anni, felpa firmata. Tutto rigorosamente coi soldi del papà.

    (NdR: triste quadro/racconto della quotidianità non solo italiana. Il benessere – generale –  ha molto spesso rovinato la crescita positiva e di qualità dei “nostri” rampolli caserecci)

    di Danila Rocca

     


     

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