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    Matrimoni bianchi col mal di testa

    Lo sapevate che oggi è molto più spesso il marito, contravvenendo agli stereotipi del maschio italiano, ad avere il mal di testa? Ebbene sì. Sono dati che secondo l’AMI (Associazione matrimonialisti italiani) emergono all’interno dei matrimoni bianchi, cioè da coppie che smettono di fare sesso. Sarebbero ahimè il 30 % della popolazione, e coppie dai 30 ai 40 anni. Da qui lo stupore. Sovente per questo motivo si arriva in tribunale o si tradisce.

     

    Non parliamo quindi di persone anziane (ma chi sono poi gli anziani?) bensì di giovani pronti a voltarsi dall’altra parte del letto e a dormire. E se la donna, che so, affetta da un disturbo ginecologico è disposta a farsi visitare e curare, l’uomo “impotente”, per ignoranza o per orgoglio, ha remore a rivolgersi ad un andrologo o ad un sessuologo. Insomma, vive la propria mancanza di desiderio accampando scuse spesso anche a se stesso. Questo spiegherebbe perché oggi sono le donne a tradire più degli uomini, e non per capriccio, ma per una maturata per anni insoddisfazione sessuale.

     

    Inoltre la mancata “copula” tra coniugi, che è un diritto sancito costituzionalmente, se viene a mancare può essere causa di separazione per addebito per il coniuge che ha verso l’altro una totale indifferenza. Per concludere, un conto è tradire una buona moglie o un buon marito, un altro è tradire un coniuge che non manifesta alcun tipo di interesse. Vi auguro di non tradire. O perlomeno di non farlo perché a quest’età già il vostro rapporto versa in televisore, social, cene, lavoro, e niente più. Di essere felici. Appagati. E poi, santo cielo, a 30/40 anni, vogliamo parlarne?
    di Danila Rocca

     

     

     


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