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    7 domande sulla dieta secondo i gruppi sanguigni

    ITALIA /  Nostra intervista al dottor Martino Mozzi

    La dieta secondo i gruppi sanguigni si ispira agli studi sulla relazione intercorrente tra alimenti e gruppi sanguigni effettuati nel secolo scorso negli Stati Uniti dai dottori James e Peter D’Adamo, rispettivamente padre e figlio. Tali studi evidenziano che, per ogni gruppo sanguigno, vi sono cibi ben tollerati e cibi che a lungo andare, essendo mal tollerati, ci fanno ammalare anche gravemente.

    “Alimentarsi correttamente ogni giorno e fare attività fisica costantemente è l’unico modo per prevenire stati patologici,” sostiene il dottor Martino Mozzi che affianca l’attività scientifica del padre, il dottor Pietro Mozzi, al quale si deve in Italia la dieta che porta il suo nome nota anche come “la dieta secondo i gruppi sanguigni”.

    Col dottor Martino Mozzi abbiamo parlato di diete e in particolare della dieta secondo i gruppi sanguigni nota come la dieta del dottor Mozzi.

    Com’è possibile seguire una vera e propria dieta svolgendo una vita lavorativa intensa che ci immerge quotidianamente nel caos e nello stress quotidiano, in situazioni ed attività suscettibili di ritardi, imprevisti, rinvii, prolungamento della  loro durata o delle attese?

    Mantenersi in salute ci permette di rendere molto di più al lavoro, essere più efficienti, affrontare con più facilità gli impegni, riposare meglio la notte, mantenere più a lungo la lucidità e subire molto meno lo stress lavorativo. Quindi seguire regole alimentari corrette è prioritario. Ricordiamoci che se si sta bene, si lavora bene. Sappiamo anche che chi non ha orari precisi sul lavoro non ha nemmeno orari fissi per i pasti. Ma questo non è un grosso problema, basta usare alimenti sani e corretti per il proprio organismo. Quindi è meglio evitare la merendina o lo snack industriale nella pausa tra un appuntamento e l’altro e utilizzare un cibo sano e facilmente digeribile.

    Come potrebbe definire la dieta secondo il gruppo sanguigno?

    Non mi piace definirla dieta. Preferisco definirla uno stile di vita che prevede l’utilizzo di alimenti tollerati dal nostro organismo associato a un’attività fisica costante.


    Quali sono le principali caratteristiche che differenziano questo stile di vita dalle altre diete?

    Il fatto che non prevede l’utilizzo di uno schema alimentare canonico. Infatti si basa sul principio di scegliere gli alimenti in base al fatto che vengano tollerati o meno dal nostro organismo.

    La “dieta Mozzi” è una dieta a tempo? Dura cioè alcuni mesi o anni? E poi?

    La “dieta Mozzi” non è a tempo, perché il nostro organismo non è a tempo. Gli alimenti che non tolleriamo da giovani, non li tollereremo nemmeno da adulti o da anziani, questo perché con l’avanzare dell’età il metabolismo rallenta e il sistema immunitario non è più così attivo come da giovani.

    Che cosa si deve fare per seguirla e raggiungere i risultati sperati?

    Imparare ad “ascoltare” i segnali che ci invia il nostro corpo. Cioè mettere in relazione ciò che introduciamo sotto forma di alimenti e bevande e ciò che di anomalo manifesta il nostro organismo quando viene in contatto con essi. Starnuti, arrossamento della cute, pruriti, lacrimazione degli occhi, sono tutti segnali immediati che il nostro sistema immunitario manifesta quando viene in contatto con principi attivi e molecole che non tollera.

    Dottor Mozzi, che dice?… fra qualche tempo possiamo dar seguito a questa intervista approfondendo qualche argomento adesso appena appena sfiorato?

    Certamente. Quando volete…

    di PAOLO GATTO

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