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    Nitrati nell’acqua di Puerto, soluzione solo nel 2027

    Nitrati nell’acqua della rete pubblica di Puerto de La Cruz, un problema al momento non risolvibile.

    La presenza di nitrati nell’acqua della rete idrica pubblica di Puerto de la Cruz è una problematica riscontrata fin dagli anni ’90, in particolare nella parte bassa della Valle de La Orotava.

    Il Programa de Vigilancia Sanitaria del Agua de Consumo Humano de Canarias ha già imposto due restrizioni nell’uso di acqua pubblica di Tenerife, in particolare per nove comuni che presentano un eccesso di fluoro per il quale vi sono già azioni in corso, e per la sola Puerto de la Cruz che lamenta presenza di nitrati.

    Per quanto riguarda Puerto, il Plan Hidrológico de Tenerife ha annunciato che al momento attuale la soluzione al problema avverrà non prima del 2026, con l’obiettivo di ripristinare definitivamente la rete idrica nel 2027.

    L’attuale limitazione della Direzione Generale della Sanità Pubblica del Gobierno de Canarias riguarda il divieto di bere, cucinare o preparare alimenti utilizzando l’acqua della rete pubblica per donne incinte e per bambini di età inferiore ai 3 mesi.

    Non vengono fornite ulteriori informazioni sulla restrizione, nonostante le numerose richieste da parte della cittadinanza, e il responsabile dei Servizi Generali dell’Ayuntamiento di Puerto de la Cruz Angelo Montañés sottolinea che i livelli di nitrati non sono allarmanti ma molto vicini al limite consentito, da qui la ragione della particolare disposizione.

    Manuel Fernando Martínez invece, ministro di Aguas del Cabildo di Tenerife, assicura che la quantità dei nitrati è normale in presenza di attività agricole e urbane che producono acque non trattate che raggiungono il sottosuolo.

    La misura all’orizzonte, la cui attuazione non avverrà comunque prima del 2027, prevede la realizzazione di un dissalatore di acqua salmastra nella zona di La Vera, che ridurrà notevolmente i nitrati presenti nei pozzi d’acqua di Puerto.


    I lavori previsti prevedono un iniziale investimento di circa 15 milioni di euro, cifra che potrebbe portare ad un aumento significativo del costo dell’acqua potabile di Puerto de la Cruz.

    Nel frattempo, suggerisce Montañés, sarebbe opportuno ridurre l’uso di prodotti agricoli che aumentano i livelli di nitrati nell’acqua e potenziare la rete dei servizi igienico sanitari della Valle de La Orotava, visto che le acque nere sono una parte importante del problema.

    Molta perplessità ha suscitato nella cittadinanza il sapere che già nel 2000 la falda acquifera era stata dichiarata vulnerabile da contaminazione di nitrati e che il Plan Hidrológico di Tenerife decise di richiedere una proroga fino al 2027 per risolvere il problema.

    Il Plan Hidrológico de Tenerife, approvato in forma definitiva nel maggio del 2015, segnala che la zona costiera della Valle de La Orotava è l’unica definita in cattivo stato a causa dell’elevata concentrazione di nitrati e che nel corso degli ultimi 10 anni ha subito un peggioramento.

    A causa del grande volume d’acqua affetto da contaminazione, non è possibile prevedere una soluzione del problema nel medio periodo e la riduzione dell’afflusso dei nitrati nella falda prevede tempi considerevolmente lunghi.

    di Magda Altman

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