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    Come il Parque del Teide si autofinanzierà

    Foto da turismodetenerife.com
    Foto da turismodetenerife.com

    di Stefano Ferilli

    Con l’acquisizione della cogestione del Parque del Teide, il Cabildo di Tenerife ha espresso da subito l’intenzione di produrre reddito da destinare al mantenimento e alla cura del parco nazionale attraverso un piano di servizi e attività ad esso connessi e rivolti ai turisti e ai visitatori.

    Il totale delle spese ipotizzate per un investimento di rilancio e miglioramento del Parque del Teide è pari a circa 6,2 milioni di euro.

    Principali obiettivi saranno il raggiungimento dell’eccellenza per quanto concerne i servizi al turista, la garanzia di un piano pulizia e mantenimento dell’area, un incremento delle informazioni e del livello di educazione ambientale per i visitatori,  nonché il raggiungimento dell’indipendenza del bilancio a disposizione al fine di garantire un finanziamento costante e libero dagli eventuali tagli della Pubblica Amministrazione.

    Il tempo massimo che il Cabildo si è dato per raggiungere gli obiettivi prefissati è di 4 anni.

    Sono stati previste due differenti tipologie di offerte per il pubblico: una che fornisce informazioni di base da mettere a disposizione all’ingresso del Parque del Teide, totalmente gratuito per i visitatori e a totale carico del Governo centrale per un importo pari a 3 milioni di euro l’anno.

    Questa tipologia di servizi include informazioni sui sentieri e i luoghi panoramici, pannelli di segnalazione e brochure dettagliate, pulizia del parco, manutenzione delle infrastrutture ad uso pubblico e sorveglianza di supporto.

    Una seconda tipologia riguarderà invece servizi supplementari a pagamento quali l’accesso al picco del Teide, visite guidate, articoli promozionali, pernottamenti per i ricercatori, la possibilità di affittare spazi nel centro visitatori per eventi culturali e inerenti al tema dell’ambiente e infine un parcheggio custodito.


    Il mantenimento di questa seconda tipologia di servizi costerebbe annualmente 2,9 milioni di euro, cifra che l’amministrazione non può permettersi se non con la formula dell’autofinanziamento legata agli introiti derivanti dagli stessi servizi supplementari.

    Secondo le stime questo piano di intervento prevede la creazione di almeno 62 posti di lavoro diretti; saranno infatti richieste figure quali 18 guide interpreti, 16 guardie ambientali, 4 guardie di sicurezza per il parcheggio, 16 persone per la pulizia e 7 dipendenti per la manutenzione delle infrastrutture.

    A completamento del piano è previsto inoltre un adeguamento dei centri visitatori, la realizzazione di nuovi parcheggi, l’implementazione di una rete wifi ad uso dei turisti e il potenziamento della segnaletica.

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