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    Il dentista commerciale: da pazienti a clienti (3a parte)

    dentista-rietiBisognerà spiegare le cure da fare in funzione delle scelte implantari e protesiche.

    Generalmente ci sono sempre almeno due o tre possibilità anche se c’è sempre una soluzione ottimale. Più spesso bisogna raggiungere dei compromessi in funzione di vari fattori: le abitudini igieniche dei pazienti e della loro disponibilità a cambiarle, a fare manutenzioni periodiche, la loro costituzione psico-fisica, la durata dei trattamenti, anche ovviamente il fattore economico.

    Tutti questi elementi sono fondamentali per mantenere in efficienza il lavoro nel tempo.

    Spesso, spese sostenute, richiedono trattamenti lunghi che poi necessitano manutenzioni particolari, pena il fallimento anticipato.
    Anche qui possono venire in aiuto le immagini al computer o foto di lavori eseguiti per spiegare che cosa si propone, necessiterà almeno di un’altra mezz’ora. Certamente tutto questo lavoro, solo per preparare un piano di trattamento personalizzato, ha dei costi e chi pensa di fare la visita gratis e gira da vari dentisti per vedere quello che costa meno non capisce che pagherà poi in termini di superficialità e spesso sarà molto, molto di più del costo di una visita così approfondita.
    Per esempio una persona che si reca dal dentista solo quando ha male, si lava poco i denti e non ha un’attenzione particolare al suo stile di vita non può essere sottoposta a riabilitazioni complesse, pena il fallimento dopo poco tempo. Bisognerà valutare se riesce a sottoporsi a controlli periodici con varie sedute di igiene orale preventive.
    Ancora se riesce a cambiare la sua alimentazione o se è un soggetto demineralizzato che andrà aiutato con rimedi omeopatici per correggere tale problema.
    Altra cosa importante, che viene spesso dimenticata, è la protesi provvisoria, erroneamente si pensa che sia un inutile spreco di tempo e denaro, invece è fondamentale e ora spiegherò perché.
    Spesso nelle riabilitazioni estese, le protesi possono cambiare la fisionomia del volto e dell’espressione, quindi daranno indicazioni estetiche. Può essere utile per caricare denti curati di recente e valutare se il ponte o la protesi non creano problemi, tipo dolori ai denti, il morsicarsi la lingua, le guance, serrare o digrignare i denti. Le protesi provvisorie servono a valutare anche le funzioni masticatorie valutando se c’è un adattamento o no.
    Queste cose, se si evidenziano dopo aver fatto la protesi definitiva, sono problemi gravi che possono essere risolti solo con il rifacimento. Si risparmia prima si spende poi con dolori e malumori, quando non bisogna rimuovere impianti non integrati nell’osso oltre alle protesi sovrastanti.
    Troppo spesso si sentono propagande con impianti e protesi immediata per masticare nel giro di pochi giorni (all on four, cioè tutta una riabilitazione fissa su 4 impianti) ma i casi su cui si può veramente fare questi lavori sono molto pochi e vanno selezionati con
    attenzione. Il rischio è sempre elevato quando si chiede molto alla natura e le possibili complicanze sono molte e spesso non completamente prevedibili. Per esempio si parla molto di osso sintetico o naturale o animale o umano per ricostruire nostre parti mancanti, ma nessuno può prevedere completamente le reazioni dell’organismo ad introdurre osso o similare che non sia il proprio, ovviamente quello migliore e più sicuro.
    Dottor Gianluca Picco

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