Antonio Corradini (Este 6 settembre 1668 – Napoli 29 giugno 1752) uno dei più originali scultori italiani dell’età barocca, con un’originalità d’invenzioni senza precedenti. Nell’ultimo periodo dalla sua vita si trasferì a Napoli, dove fu chiamato dal principe Raimondo di Sangro per la decorazione della Cappella Sansevero.
Lo scultore Antonio Corradini aveva dato prova, nel corso degli anni, di un particolarissimo virtuosismo legato alla definizione dell’anatomia e delle forme dei corpi sotto veli aderenti e bagnati.
E’ suo il bozzetto del 1752 dell’incredibile Cristo velato che il Sammartini realizza dopo la sua morte.
Il Barone di Montesquieu, nel suo Viaggio in Italia, nel 1728, scrive: «Attualmente c’è uno scultore, a Venezia, chiamato Corradino, Veneziano, che ha fatto un Adone, che appare una delle cose più belle che si possano vedere: direste che il marmo sia carne; una delle sue braccia cade senza cura, come se niente la sostenesse».
L’Adone è recentemente riapparso in una grande sede istituzionale, il Metropolitan Museum di New York, in circostanze non ancora ben chiarite.
Con il Cristo velato e il Disinganno, la Pudicizia forma la terna d’eccellenza artistica della Cappella Sansevero.