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    Moby Dick nacque alle Canarie

    moby dick2Moby Dick nacque alle Canarie

    di Ugo Marchiotto

    Moby Dick, capolavoro del 1851 della letteratura americana di Herman Melville e successivamente trama di numerose versioni cinematografiche, si può dire sia nato alle Isole Canarie, dove vive ancora, tra foto e aneddoti che hanno varcato il tempo.

    Il regista John Huston quando arrivò a Las Palmas nel 1954 con la sua troupe e la sua squadra di tecnici e falegnami, non avrebbe mai immaginato di affidare la creazione del protagonista principale del suo film proprio ad artigiani canari.

    Entrato quasi per caso nella bottega di Jerome Cabrera, abile falegname di una piccola impresa di costruzioni, si convinse in un attimo che dovesse essere lui l’artefice della replica del mostro marino da utilizzare per le riprese.

    E Jerome Cabrera, di fronte al grande regista, mai avrebbe pensato che da quel giorno la sua vita sarebbe cambiata.

    Huston rimase talmente colpito dal falegname che gli fece una proposta inimmaginabile: costruire Moby Dick, la balena dannazione del capitano Achab, interamente in legno e a grandezza naturale.

    moby dick1Cabrera si mise subito all’opera riunendo tutti i suoi operai e sottoponendoli ad un serrato lavoro di due mesi per realizzare quello che in tutto il mondo sarebbe stato visto come il mostro marino che avrebbe trascinato nella profondità del mare il suo acerrimo nemico, Achab.


    Con i bozzetti di Huston e la supervisione dei tecnici della troupe, Moby Dick prese vita, con i suoi 30 metri di lunghezza, 18 tonnellate di peso e particolari realistici impensabili all’epoca, come il rivestimento di conchiglie lungo il suo corpo.

    Fu un evento storico ed elettrizzante che rese i due mesi di lavorazione il fulcro vitale di una comunità: Gregory Peck che si aggirava pensieroso sul molo, le partite a poker tra l’attore e Huston davanti a fasci di banconote mai viste prima, l’accidentale distruzione di un pianoforte dell’Hotel Santa Catalina dove la troupe alloggiava.

    César Dìaz, all’epoca dodicenne, ricorda il momento in cui andando a scuola vide l’enorme mostro marino galleggiare nelle acque di Los Caletones, una sorprendente creatura bianca con le fauci spalancate.

    moby dick3L’episodio del pianoforte diventò leggenda; si narrava che Gregory Peck lo avesse letteralmente scagliato dalla finestra dell’hotel ma la realtà, o leggenda, fu che il pesante strumento scivolò dalle scale mentre gli operatori della troupe si sfidavano a chi sarebbe riuscito a trasportarlo al piano di sotto.

    Il pianoforte ruzzolò dalle scale, finendo clamorosamente in mille pezzi e Huston, per scusarsi dell’accaduto, si prostrò ai piedi della moglie dell’allora Governatore per baciarglieli.

    Di tutto quel lavoro e della febbricitante atmosfera rimangono oggi alcune foto, una copia del Paris Match con il servizio realizzato alle Canarie sulla costruzione di Moby Dick, un progetto originale della balena e ricordi che si confondono tra realtà e leggenda.

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