Si chiama Kostaive, è un vaccino cosiddetto auto replicante, ossia non è possibile neutralizzarlo nel tempo nemmeno con le terapie che molti miei pazienti fanno da tempo e con successo per combattere gli esiti negativi e i danni collaterali dovuti al vaccino anti covid.
Sul fatto che ci sia già il vaccino mentre aspettiamo di capire quale sarà la patologia dalla quale dovrebbe difenderci apre dubbi amletici sulla motivazione per cui lo stanno producendo e sulle basi su cui è stato progettato.
Almeno questa volta forse, quelli che come me obiettano che ci sono protocolli medici rigorosi sui tempi della sperimentazione che al precedente giro pandemico sono stati ignorati, troveranno un’accoglienza più mite visto che questa volta la cura precede addirittura l’avvento della malattia.
Non ho ancora avuto modo di studiare il particolare comportamentale di questo vaccino che parrebbe possa addirittura essere trasmesso da individuo a individuo e anche da animale a individuo e viceversa.
In sostanza, sembra così a occhio nudo che il solo elemento di studi su cui sono stati spesi fiumi di soldi dei contribuenti, al netto della devastazione della sanità pubblica, sia ovviare ai due punti deboli del vaccino precedente.
Non era possibile inocularlo a forza o con l’inganno ai riottosi e una volta andato in circolo era tuttavia arginabile con una serie di protocolli che ho approfonditamente studiato e applicato con esito su tutti i pazienti che me ne hanno fatto richiesta.
Un vaccino contro la resistenza al vaccino, sia quella fisica che quella intellettuale.
Maurizio Federico, responsabile del Centro nazionale per la salute globale dell’Istituto superiore di sanità sull’International Journal of Molecular Science, del quale è fra le voci più autorevoli al mondo, ha sollevato dubbi di una gravità granitica, eppure ci risiamo.
Soubrette e politici impresentabili già iniziano a provare lo sguardo truce allo specchio perché si riparte: non abbiamo ancora la pandemia, ma il vaccino ce lo abbiamo già.
Fresco di nessuna sperimentazione, immune ai protocolli del mondo medico e in simbiosi con i dettami di un Ministero della Sanità che sembra uscito da Harry Potter, si prepara a giocare alla guerra con la nostra intelligenza, con la nostra paura, con la nostra apatia e la nostra codardia.
Un vaccino per persone sane senza la minima nozione sui suoi effetti a medio lungo termine sulla salute delle stesse.
Come medico e come uomo, davvero, spero di vedere uno spettacolo meno indecoroso della volta precedente.
Spero di vedere persone libere e consapevoli, farsi e fare domande, perché sono domande facili, dalle risposte facili, chiunque, se vuole, può accendere un dubbio costruttivo su un argomento così astruso.
Nel frattempo mi documento ogni giorno, ogni giorno ottengo e leggo nuovo materiale e, al di là dello sgomento per la difficoltà di reperire materiale scientifico che dovrebbe essere open source e invece scivola da una scrivania all’altra in un’atmosfera da Santa Inquisizione, mi preparo come già feci a seguire la mia coscienza e cercare di darvi informazioni oggettive, mai viziate, semplici e possibilmente utili.
La prima e la più importante, non seguite il gregge.
Questa volta no.
Dott. Alessandro Longobardi