Sicuramente durante la permanenza a Tenerife più o meno lunga che sia stata o vivendo da residenti nell’isola ci siamo imbattuti in una associazione di vicinato.
Le AAVV che organizzano eventi, feste, raccolgono fondi e gestiscono un “club di soci” in un quartiere qualunque di qualunque paese tinerfegno occupano la vita quotidiana di numerose persone.
Si tratta essenzialmente di sedi dove un gruppo di paesani appartenenti allo stesso quartiere si riunisce, per migliorare la qualità della comunità, a base volontaria senza scopo di lucro e curando gli interessi della zona, grande o piccola che sia.
I vicini si occupano di feste patronali, rionali, di celebrazioni tradizionali, offrono corsi e intrattenimento agli anziani, organizzano viaggi tra le isole e spesso sono la base solida che identifica un luogo.
Ultimamente le troviamo come designatori accompagnanti delle miss romerie.
Ciascun quartiere sponsorizza la sua miss con il patrocinio dell’AAVV.
Fondate durante gli anni sessanta, in Spagna, si caratterizzarono per la componente associativa tipica dei gruppi religiosi legati al santo della zona.
Erano il tratto distintivo dell’identità più immediata che un ragazzo adolescente degli anni sessanta in Spagna poteva avere.
Interclassiste, le associazioni hanno sempre mantenuto il carattere di amico vicinale, fraterno, più che ideologico per appartenenza politica.
Essendo un punto di riferimento per la comunità, per il nucleo collettivo più immediato, i dirigenti, i presidenti delle associazioni vicinali divennero i nuovi rappresentanti comunali nelle prime elezioni democratiche.
Da allora le associazioni di vicini si sono differenziate tra città e città potendo usufruire di più o meno potere acquisitivo nelle zone urbane, rurali e centrali o periferiche di una qualunque cittadina spagnola.
Tenerife non fece differenza, le zone rurali erano davvero separate dal nucleo cittadino e le platanere dividevano i centri, cosa che favorì il raggruppamento intorno alla chiesa locale.
Questa divenne un punto di riferimento anche per le celebrazioni mondane dettate dal ritmo contadino di lavoro nei campi.
Troviamo quindi che, soprattutto nei mesi primaverili, le associazioni di vicini presentino la propria reginetta per le feste patronali, come accennato prima per le feste di maggio, raccolgano fondi per i bisogni sociali che eventualmente sorgono ed presentino il proprio rappresentante nelle sedi e delle istituzioni che si avvalgono della consulenza cittadina.
Sono quindi presenti politicamente nel tessuto sociale collettivo e ricevono attenzione istituzionale al momento di compiere scelte di interesse collettivo.
Attualmente le associazioni della capitale Santa Cruz fanno da portavoce di messaggi politici a forte carica sociale: chiedono al comune una locazione per i senza tetto, mentre nel sud si sono costituite parte civile in processi medioambientali.
Nel nord dell’isola furono ascoltate per esprimere giudizi e pareri sul Prug del Teide e guardando le loro pagine web o account facebook si può seguire la loro attività.
Una tra le più attive del nord è quella del barrio di Pinolere legata all’attività della semina.
Essendo Pinolere zona di coltivazione delle patate, l’AAVV apporta qualunque tipo di sostentamento ai vicini nella realizzazione delle attività, mette a disposizione i locali come magazzino, salone di festa e lavorazione manualità, si tratta di un vero punto di appoggio e fonte di collaborazione.
Si coinvolge nella produzione del vino e realizza attività complementari alle ferie di artigianato, celebra cene comunitarie e appoggia gli artisti locali promuovendo le opere.
Un esempio, ultimo, il coinvolgimento dell’associazione nel promuovere la realizzazione di un affresco per adornare la parrocchia locale.
L’opera è realizzata dall’artista Alexis Hernandez ed è stata celebrata con una giornata di convivenza comunitaria.
Entrare nella sede e condividere momenti di compagnia con gente autenticamente locale è consigliabile a un residente, anche nuovo, per essere un vero “vicino”.
Giovanna Lenti