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    Giulietta e Romeo a Tenerife

    Questo mese l’arca del mistero approda nella capitale della nostra cara isola per narrare una parte della storia reale del posto poco conosciuta e che apre una finestra sulle credenze dell’epoca.

    Nel XVII secolo, sull’isola di Tenerife, Jerónimo de Grimón y Rojas emerge come una figura rispettata e audace, nonostante la sua nascita illegittima.

    Questo non ne intacca l’ambizione e l’influenza nella società dell’epoca.

    La sua giovinezza è un mosaico di avventure e scoperte, plasmata da viaggi intrapresi in giovane età in terre lontane e culture diverse.

    Fin dalla sua infanzia, Jerónimo ha mostrato una curiosità insaziabile per il mondo che lo circondava.

    I viaggi con la famiglia e gli insegnamenti impartiti dai tutori gli hanno aperto gli occhi su nuove prospettive e orizzonti, alimentando il suo desiderio di conoscenza e avventura.

    Durante i suoi soggiorni all’estero, Jerónimo ha avuto l’opportunità di approfondire i suoi studi presso le università di rinomate città europee, arricchendo la sua mente con le conoscenze del tempo e stringendo legami con menti brillanti e spiriti affini.

    Le sue esperienze di viaggio non si limitano solo agli ambienti accademici, ma si estendono anche alle avventure intraprese in terre esotiche e sconosciute.

    Jerónimo ha navigato su navi mercantili attraverso mari tempestosi, esplorato terre remote e incontrato popolazioni lontane, arricchendo così il suo bagaglio di esperienze e la sua comprensione del mondo.


    Questi viaggi non sono stati solo un mezzo per l’acquisizione di conoscenza, ma anche per l’assaporare i piaceri della vita.

    Jerónimo ha vissuto appieno ogni momento, immergendosi nelle culture locali, assaggiando le prelibatezze culinarie e facendo amicizia con persone di ogni estrazione sociale.

    Sor Úrsula de San Pedro, d’altra parte, è un’anima devota che ha trascorso la sua vita all’interno del Convento di Santa Catalina de Siena a San Cristóbal de La Laguna.

    Figlia di una famiglia devota, Úrsula ha fatto voto di castità e dedizione a Dio fin dalla giovane età, scegliendo la via della vita monastica come forma di servizio e devozione.

    La sua giornata è scandita dalla preghiera, dalla meditazione e dal lavoro manuale, mentre il silenzio del convento le offre rifugio e contemplazione.

    Sor Úrsula è un’anima sensibile e compassionevole, le cui preghiere sono rivolte alla guarigione e alla redenzione di coloro che soffrono.

    La sua fede è solida e il suo impegno incrollabile, ma quando incontra Jerónimo, un’anima affascinante e ribelle, il suo mondo tranquillo viene sconvolto.

    Jerónimo e Úrsula si trovano attratti l’uno dall’altra, una passione che sfida le regole sociali e religiose.

    Nonostante le differenze di stato e credo, i loro cuori battono all’unisono, desiderosi di libertà e felicità l’uno con l’altro.

    Decidono di fuggire insieme, sperando di trovare un rifugio lontano dalle restrizioni della società e della chiesa. Immaginano un futuro luminoso, libero dagli sguardi disapprovatori e dalle leggi che li separano.

    Tuttavia, il destino ha altri piani per loro.

    Prima che il loro sogno possa diventare realtà, vengono scoperti dalle autorità.

    Jerónimo è accusato di rapimento di una religiosa e viene arrestato, mentre Úrsula è costretta a tornare al convento, lontana dall’uomo che ama e da ogni speranza di libertà.

    La loro separazione è straziante, con Jerónimo condannato a morte per i suoi presunti crimini ed Úrsula, intrappolata nel convento, costretta a guardare impotente mentre l’uomo che ama affronta la sua sorte.

    La loro storia diventa una leggenda, tramandata di generazione in generazione come un esempio di passione e sacrificio.

    Jerónimo e Úrsula rimangono legati per sempre nell’eternità, un simbolo di un amore che ha sfidato le convenzioni del tempo, anche se le loro anime rimangono separate dalla crudele realtà del mondo terreno.

    Loris Scroffernecher

     

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