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    Le vertigini: un sintomo con molte cause

    Le vertigini, specie se prolungate possono limitare in modo impattante le attività quotidiane.

    Dalla forma più semplice di un lieve sbandamento possono arrivare a simulare un continuo movimento dell’ambiente circostante e rendere impossibili attività semplici come attraversare una stanza, alzarsi da una poltrona, leggere un libro.

    Quando la sensazione è cronica, parliamo della sindrome PPPD (persistent postural perceptual dizziness) ossia la persistente percezione di una condizione posturale errata rispetto all’ambiente circostante.

    Con persistente intendiamo che può durare mesi o anche anni.

    Di solito il disturbo si manifesta a seguito di un’infezione all’orecchio, un trauma alla testa o un attacco di emicrania vestibolare e si limita a non scomparire quando la causa originaria è stata risolta.

    E’ frequente causa di ansia e stress proprio in virtù della continuità del malessere e della difficoltà di arrivare a una diagnosi certa che comporta la progressiva esclusione delle possibili cause e l’identificazione del momento scatenante.

    In ogni caso è indispensabile trattare il disturbo da vertigine persistente e lo stato ansioso in contemporanea perché tendono ad alimentarsi a vicenda.

    La causa di più complessa identificazione è l’emicrania vestibolare specie se il sintomo della vertigine persistente.


    Volendo riconoscerla dai sintomi premonitori, è solitamente preceduta da sete, fiacchezza, sbalzi di umore rigidità del collo, ipersensibilità ai suoni o alla luce.

    Durante l’attacco è abbastanza comune sperimentare nausea, a volte vomito, sensibilità alla luce e un forte dolor di testa.

    Dopo l’attacco interviene la spossatezza che può durare poco o alcuni giorni a seconda dell’intensità dell’attacco e della soggettiva condizione generale del paziente.

    Di fatto, un’analisi tempestiva e certa della causa delle vertigini richiede uno studio accurato e controlli incrociati accompagnati da attenta riflessione.

    Essendo che in ambiente medico si è rilevato un crescendo impressionante di persone che presentano sintomi coincidenti o anche solo affini a quelli descritti, sono certo che in futuro sentiremo parlare molto di studi e terapie innovative per affrontare quella che sembra essere una patologia con cui avremo a che fare molto più nel futuro che nel passato.

    Dott. Alessandro Longobardi

     

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