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    L’acquisto di abitazioni da parte di stranieri nelle Isole è raddoppiato in 10 anni

    Gli uffici di registrazione rilevano che gli acquisti dei britannici stanno crollando e, dopo la Brexit, sono superati da quelli dei tedeschi.

    L’acquisto e la vendita di case nelle Isole Canarie da parte di cittadini stranieri è raddoppiato in 10 anni e ora si aggira intorno alle 88.000 transazioni all’anno, che rappresentano più del 10% di tutte quelle effettuate a livello nazionale da cittadini di altri Paesi.

    Questo dato è stato fornito dal Vice-Decano dell’Associazione Spagnola dei “Registradores”, José Miguel Tabares, dopo la riunione del consiglio direttivo dell’Associazione Spagnola dei Registradores prima del suo settimo congresso nazionale, che si tiene in questi giorni a Tenerife.

    Tabares ha sottolineato un altro aspetto rilevante: negli ultimi anni, più della metà degli acquisti da parte di stranieri nelle Isole Canarie sono arrivati a rappresentare cittadini di nazionalità diverse dai soliti mercati di emissione turistica.

    I britannici sono passati dal rappresentare il 19% degli acquisti stranieri nel 2015 all’attuale 7%, come conseguenza della Brexit e della svalutazione della sterlina.

    I tedeschi sono passati dal 12% a una quota del 14%, essendo la nazionalità predominante nelle operazioni dei cittadini stranieri.

    Gli italiani hanno mantenuto percentuali simili e i belgi “sono calati molto”, ha osservato il vice decano dei conservatori spagnoli, che ha aggiunto che alle Canarie “ci sono molti acquirenti di molti Paesi”, mentre “ci sono stati periodi in cui tedeschi, inglesi e italiani” dominavano le transazioni.

    Il rapporto presentato ieri si è concentrato sull’attività immobiliare e commerciale nelle Isole Canarie negli ultimi dieci anni e si concentra su tre momenti “molto diversi”: la ripresa economica dal 2014 dopo la crisi del 2008, la “rottura” che ha significato la pandemia e le conseguenze della guerra in Ucraina, l’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse, i cui effetti “cominciano a vedersi”, ha detto Tabares.

    Data l’importanza di questo congresso, il consiglio direttivo e i decani territoriali dell’associazione dei conservatori spagnoli sono stati ricevuti al Parlamento delle Canarie, dove è stata messa a disposizione la Sala Europa per lo svolgimento dell’assemblea del suo massimo organo direttivo.


    Franco Leonardi

     

     

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