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    Quando le Canarie stavano per essere invase con l’Operazione Pilgrim

    Proiettori nel cielo notturno a Gibilterra, 20 novembre 1942
    Credito fotografico: Dallison G W

    L’Operazione Pilgrim era stata pianificata dagli Inglesi per invadere e occupare le Isole Canarie durante la Seconda Guerra Mondiale.

    L’invasione era un piano di emergenza da eseguire se la Germania avesse sostenuto la Spagna nell’occupazione di Gibilterra (il piano tedesco era noto come Operazione Felix).
    Gli inglesi temevano che tale occupazione avrebbe impedito l’accesso degli alleati al Mediterraneo e messo in pericolo le rotte marittime della Gran Bretagna verso i suoi domini.
    Il 12 marzo 1941, lo Stato Maggiore degli alleati firmò il documento intitolato “CATTURA DELLE ISOLE CANARIE”, dove si scriveva che si doveva: “catturare e mantenere, per nostro uso, l’isola di Gran Canaria con il porto di La Luz e l’aerodromo di Gando”.
    L’invasione era programmata con circa 24.000 uomini, una corazzata, quattro portaerei, tre incrociatori e 27 cacciatorpediniere.
    Le truppe sarebbero sbarcate supportate da due squadroni di caccia della RAF.
    L’operazione iniziava con un avvicinamento notturno e primi atterraggi leggeri a Puerto de la Luz, il porto principale di Gran Canaria.
    Una volta messe a tacere le batterie costiere, le forze alleate sarebbero entrate nella Baia di Gando per catturare l’aeroporto delle Canarie che sarebbe stato poi utilizzato come base per un ulteriore attacco a Tenerife.
    Adolf Hitler (primo da sinistra) e Francisco Franco di Spagna (primo da destra in primo piano) durante l’incontro di Hendaya.
    Credito fotografico: Heinrich Hoffmann
    Lo squadrone di 30 commando della SOE fu addestrato a paracadutarsi su Tenerife per condurre operazioni di sabotaggio e facilitare l’invasione britannica dell’isola.
    Tutto iniziò con l’incontro, nell’ottobre 1940, tra Adolf Hitler e il generale Francisco Franco, in una stazione ferroviaria nella città di Hendaye, nei Pirenei.
    La questione era se Franco sarebbe entrato nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania nazista. L’incontro si concluse con un nulla di fatto e la Spagna rimase per il momento ufficialmente “non belligerante” e non “neutrale”.
    Ciò significava che Franco avrebbe favorito i tedeschi rispetto agli inglesi, ma non stava ancora coinvolgendo attivamente la Spagna nella guerra
    L’incontro di Hendaye è noto, ma provocò la pianificazione dell’invasione delle Canarie.
    Churchill temeva che la Spagna sarebbe entrata in guerra a fianco di Hitler, se ciò fosse avvenuto, sarebbe sicuramente seguita un’invasione di Gibilterra.
    Gli inglesi non erano in grado di respingere un assalto via terra da parte di spagnoli e tedeschi.
    Ciò avrebbe avuto gravi conseguenze per gli inglesi per garantire l’accesso al Mediterraneo alla Royal.
    Di conseguenza, alla fine del 1940, a Londra, furono avviati piani per elaborare una risposta tattica.
    Bulldozer e un rullo compressore utilizzati durante la costruzione di un nuovo aeroporto che sarebbe poi diventato l’aeroporto internazionale di Gibilterra, novembre 1941.
    Credito fotografico: Dallison G W
    Furono rapidamente presi in considerazione numerosi piani, tra cui occupare le Canarie.
    La pianificazione era microscopica e furono elaborati anche ulteriori piani per far sbarcare dozzine di fanterie e paracadutisti sull’isola di Tenerife.
    Nella primavera del 1941 Churchill dichiarò in una nota del governo che “Se saremo costretti ad abbandonare Gibilterra, dovremo prendere immediatamente le Canarie, così da poter controllare l’ingresso occidentale nel Mediterraneo”.
    Ma l’operazione Pilgrim alla fine non fu mai avviata.
    Ciò non avvenne a causa di dubbi sulla sua vitalità strategica, ma semplicemente perché le circostanze diplomatiche e militari cambiarono nel corso del 1941 e 1942.
    L’invasione tedesca della Russia nell’estate del 1941 cambiò il corso della guerra.
    Quando l’avanzata tedesca si fermò nell’inverno russo del 1941, Franco raffreddò il suo approccio nei confronti del governo di Berlino. 
    Di conseguenza, nel corso del 1942, lo status ufficiale della Spagna passò da “non belligerante” a “neutrale”, una chiara indicazione che non intendeva più entrare attivamente in guerra a fianco della Germania.
    Andrea Maino

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