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    Il sogno a occhi aperti dei Roques de García

    Amici senderistas, tempo vi ho parlato di sfuggita dei Roques de García, una delle circolari assolutamente imperdibili di Tenerife, tanto più che è abbastanza agevole da percorrere e lunga in tutto meno di 4 km.

    Alla fine di aprile ne è stata annunciata la temporanea chiusura per lavori di rifacimento che dovrebbero concludersi proprio alla fine di maggio in coincidenza con l’uscita di questo numero del giornale, dunque approfittatene per godervela rimessa a nuovo!

    Il punto di partenza è il Mirador de la Ruleta, un ampio spiazzo dall’altro lato della TF-21 di fronte al noto Albergo Parador, già citato a febbraio quando descrissi l’ascesa all’Alto de Guajara.

    La circolare è percorribile in entrambi i sensi, come noi stessi abbiamo fatto in occasioni diverse apprezzandone ogni volta gli stupefacenti scorsi prospettici di improbabili pinnacoli proiettati verso l’alto, di masse rocciose apparentemente in precario equilibrio, di frastagliati varchi e brecce da cui fa capolino il cielo e di fantastiche cavità intagliate in colossali macigni.

    Per il primo sogno a occhi aperti in questo onirico itinerario circolare di fantastiche forme suggerisco il senso antiorario, perché così l’unico tratto un po’ ripido ed erto sarà più facilmente percorso in salita alla fine del sentiero anziché in discesa all’inizio (infatti i sentieri delle escursioni, specialmente se pietrosi e scivolosi, si percorrono più facilmente in salita che in discesa).

    Dal piazzale dirigiamoci dunque a destra verso l’inizio del ben segnalato tracciato, poco dopo il quale ci dà il benvenuto sulla nostra sinistra l’incredibile sagoma del Roque Cinchado, un’enorme testa di roccia bizzarramente appoggiata su un contorto e inclinato stelo più stretto del vertice, tanto impressionante da figurare sullo sfondo del Teide nella banconota spagnola da 1.000 pesetas del 1979.

    A circa metà della circolare, superato l’incrocio con il ben più duro e lungo sentiero Regatones Negros che sulla destra si inerpica verso il Pico Viejo (il vulcano fratello minore del Teide), a sinistra inizia invece la discesa verso le alte guglie e i pinnacoli della maestosa ed alta sagoma della Catedral, il cui nome già basta a descriverla.


    Prima di proseguire verso la Catedral suggerirei però di inoltrarsi per qualche centinaio di metri nei Regatones Negros (l’inizio è ben segnalato da un cartello), non solo per ammirarne l’impressionante pavimentazione a onde di lava nera, ma anche per contemplare a distanza, da posizione leggermente sopraelevata, lo stupefacente frastagliatissimo profilo dei Roques de García.

    Tornati sui nostri passi per proseguire verso la splendida parete a lastroni convessi della Catedral, non dimentichiamo di volgerci indietro ogni tanto per ammirare alcune spettacolari vedute del Teide che fa capolino tra altissimi spuntoni di roccia.

    Non si può dire di aver visitato o di conoscere Tenerife senza aver percorso questa fantastica ed emblematica circolare… che siate residenti o turisti, è assolutamente da non mancare!

    Francesco D’Alessandro

     

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