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    Vomito di capodoglio: tesoro delle Canarie venduto a 80.000€/kg.

    Il tweeter isolano Víctor D. (@BiodiverSital) sottolinea che “è molto ambito in profumeria come fissativo di odori”.

    Il capodoglio è una delle 28 specie di cetacei che vivono nelle acque profonde delle Isole Canarie.
    Secondo i dati del governo regionale, ne esistono circa 360.000 esemplari in tutto il mondo, una cifra ben lontana dal milione che esisteva prima della caccia massiccia, e la sua principale minaccia nelle isole, soprattutto a Gran Canaria e Tenerife, è l’alta densità di traffico marittimo, motivo per cui è aumentato il numero di esemplari spiaggiati sulle nostre coste.
    Al di là di questi dati, il twittatore Víctor D. (@BiodiverSital) ha condiviso una curiosità sui capodogli che, sicuramente, pochi conoscono.
    Il prezzo di un chilo di vomito di questo cetaceo viene venduto tra i 50.000 e gli 80.000 euro al chilo.
    Víctor ha condiviso un’immagine di quella che sembra una pietra, ma che in realtà è un piccolo frammento di vomito di capodoglio.
    “È conosciuta come ambra grigia, si forma dalla solidificazione del vomito di capodoglio ed è molto ambita in profumeria come fissativo degli odori”.
    Allo stesso modo, questo appassionato di biologia insulare aggiunge che “si pensa che i “becchi” dei calamari, essenziali nella dieta dei capodogli, non potendo essere digeriti, li facciano rigurgitare avvolti in cibo semidecomposto e fluidi gastrici che finiranno per dare origine all’ambra grigia”.
    L’ambra grigia è chiamata anche vomito di balena perché in effetti viene prodotta nell’apparato digerente dei capodogli.
    Questa secrezione si forma nel tratto intestinale ed è un agglomerato di parti non digeribili di prede e una sostanza prodotta dal capodoglio stesso simile ad un lubrificante.
    Il vomito di balena contiene all’interno un alcol inodore che è molto richiesto dalle industrie dei profumi.
    Una volta estratto, l’alcol è infatti impiegato per stabilizzare l’odore dei profumi facendolo durare più a lungo.
    Proprio perché rara, l’ambra grigia vale molto.
    L’ambra grigia (o “ambergris”) è senza dubbio uno dei materiali più strani (e costosi) che esistano!
    Generalmente viene anche chiamata “vomito di balena”, anche se come vedremo non è vomito e, soprattutto, non viene dalle balene ma dai capodogli.
    Ma per quale motivo questa massa grigiastra viene venduta a milioni di dollari??
    E a cosa serve?
    Molto probabilmente si tratta di una sostanza creata dai capodogli (Physeter macrocephalus).
    Per chi non avesse idea di come siano fatti, sono animali vagamente simili alle balene ma che, da un punto di vista biologico, sono parenti più prossimi di delfini e orche.
    Ad ogni modo, questo grande cetaceo mangia grandi quantità di calamari, il cui duro becco è molto difficile da digerire.
    Solitamente queste parti vengono vomitate dall’animale ma, in rari casi, possono raggiungere l’intestino.
    Nonostante esistano diverse teorie in merito al meccanismo di formazione dell’ambra grigia, al momento quella più accreditata è quella del biologo Robert Clarke, che ha studiato questo materiale per circa 50 anni.
    Secondo le sue ipotesi, i becchi non digeriti una volta raggiunto il tratto intestinale dell’animale creano un “tappo”.
    Qui la materia fecale si accumula attorno a questo blocco e lo fa crescere di dimensione, fino a raggiungere addirittura la lacerazione dell’intestino e la morte del capodoglio.
    In questo caso l’ambra grigia viene quindi rilasciata in mare.
    Qui inizierà galleggiare e, alla fine, arriverà sulle coste, dove potrà essere raccolta da qualche futuro milionario.
    Si tratta di un materiale raro che, a seconda delle stime, viene prodotto dall’1% circa di tutti i capodogli.
    Franco Leonardi

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