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    Tax free con acquisto minimo compreso tra 380 e 816 euro

    Tax free con acquisto minimo compreso tra 380 e 816 euroInoltre, obbliga il viaggiatore a processare il rimborso IGIC nei porti e negli aeroporti nelle tre ore precedenti la partenza.

    Il sistema “tax free” approvato dal governo delle Canarie, che dal 23 febbraio consentirà ai turisti di Paesi terzi (compresi i britannici dopo la Brexit) di ottenere il rimborso dell’IGIC sugli acquisti effettuati nel commercio al dettaglio, impone un importo minimo per poterne beneficiare.

    Come riportato nella Gazzetta ufficiale delle Canarie, le disposizioni e le caratteristiche del nuovo sistema approvato il 29 dicembre, per poterne beneficiare i viaggiatori devono avere diritto a un rimborso IGIC pari o superiore a 40 euro.

    Questo importo obbliga il turista a spendere tra i 380 euro, quando gli articoli sono soggetti a un’IGIC del 15%, e gli 816 euro se gli articoli sono soggetti a un’IGIC del 7%, la maggior parte dei quali in uno o più acquisti, che però devono essere tutti effettuati durante lo stesso viaggio ed entro tre mesi.

    Come chiariscono le disposizioni, “in nessun caso si cumulano le richieste di risarcimento presentate dallo stesso viaggiatore in momenti diversi”.

    Il limite all’importo è un’altra delle novità del sistema “tax free” scelto dal Governo delle Isole Canarie rispetto al sistema esistente a livello nazionale e nelle principali città e destinazioni del mondo, in cui non esiste un importo minimo per poter beneficiare del rimborso.

    Il sistema delle Canarie ha anche scelto di escludere i grandi operatori “tax free” che rimborsano il denaro sul posto in cambio di un piccolo rimborso.

    La direttrice dell’Agenzia delle Entrate delle Canarie, Raquel Peligero, ha sottolineato in diverse occasioni che l’obiettivo del governo regionale con questo sistema, che sarà gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate dell’isola, è quello di garantire che il turista riceva il 100% del rimborso, senza che gli intermediari ne trattengano una parte per sé.

    Tuttavia, questo obiettivo non sembra essere raggiunto, poiché, come si legge nelle disposizioni del Bollettino, il sistema delle Canarie potrebbe comportare commissioni da parte delle istituzioni finanziarie coinvolte.


    “L’importo del rimborso sarà ridotto dell’ammontare delle eventuali commissioni richieste dalle banche”, si legge.

    Allo stesso modo, un’altra delle peculiarità del sistema tax free delle Isole Canarie, come si legge nel Bollettino, è che i turisti sono tenuti a elaborare il documento di rimborso elettronico (DER) presso i terminali interattivi che saranno installati nei porti e negli aeroporti delle isole entro tre ore prima della loro partenza dall’arcipelago.

    Una volta fatto ciò, il viaggiatore riceverà il rimborso tramite bonifico entro sei mesi.

    Il modello che prevale sulla terraferma (DIVA), simile a quello del resto del mondo, consente di effettuare il rimborso al volo con i grandi operatori, il che permette di avere il denaro disponibile al momento e di utilizzarlo per una maggiore spesa nella destinazione.

    Nelle Isole Canarie, il viaggiatore riceve il suo denaro quando è già nel suo Paese, il che non aiuta a generare più attività.

    La direttrice dell’Agenzia delle Entrate delle Canarie, Raquel Peligero, giustifica il fatto che è stato fissato un importo minimo per i viaggiatori che vogliono beneficiare del nuovo sistema “tax free”, poiché per acquisti di basso importo “non ne vale la pena” in quanto il sistema comporta costi di gestione “che non compensano”.

    Secondo Peligero, i 40 chioschi che sono stati acquistati e che saranno installati nei porti e negli aeroporti delle isole – i più grandi ne avranno fino a cinque – saranno collocati prima dei controlli dei passeggeri.

    “Abbiamo valutato se collocarli all’interno o all’esterno e abbiamo concluso che sarebbe stato meglio collocarli all’esterno per facilitare l’accesso del personale”, spiega Peligero, che sottolinea che gli uffici di assistenza ai passeggeri saranno installati nei terminal.

    Il settore commerciale delle Isole Canarie, sia grande che piccolo, è contrario al nuovo sistema “tax free” inventato dal governo regionale.

    Tutti ritengono che, così com’è, non funzionerà, perché oltre a escludere i grandi operatori che effettuano rimborsi immediati, pone una serie di requisiti, importi e scadenze che renderanno difficile per i viaggiatori approfittarne.

    “È un’assurdità quello che hanno fatto. Il governo non ha ascoltato alcuna richiesta del settore e ha fatto ciò che non voleva”, affermano fonti delle principali associazioni di categoria.

    Il presidente della Federazione delle aree urbane delle Canarie (Fauca), Abbas Moujir, è dello stesso parere. “Questo governo ha deciso di introdurre un modello ‘tax free’ che non è quello giusto.

    Gli operatori privati dovrebbero essere ammessi e il cliente dovrebbe avere la possibilità di scegliere se farlo con loro o con l’Agenzia delle Entrate.

    Non avrà successo”, dice Moujir.

    Franco Leonardi

     

     

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