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    La moda del momento che risale a tempi antichi ed è un banale… cavolo

    Hanno tutti in bocca il kale, soprattutto tra i vegetariani e vegani impazzano le ricette di chips di kale al forno o al microonde, indicate come alternativa salutare alle chips di patatine fritte (anche se una occasionale patatina fritta in sacchetto non ha mai ucciso nessuno).

    E così tanti sono lì a domandarsi cosa sia mai questo kale, salvo poi scoprire che si tratta di, semplicemente, cavolo riccio.

    Che abbiamo in casa da una vita.

    Tutto il cibo ci può stupire, non solo quello che non ci è familiare, ricordiamocelo.

    Proponiamo, allora, un compromesso: parliamo delle super qualità del kale ma chiamiamolo cavolo riccio, per essere un po’ meno superficiali di quegli esotisti.

    Tradizione nostra: sono tante le ricette italiane di cavolo nero, come la ribollita, la minestra di pane, la farinata di cavolo nero, la minestra di cavolo nero e il cavolo nero con le fette di pane.

    E tradizione altrui, come il cocido spagnolo o il caldo verde portoghese e galiziano, sempre con il cavolo riccio (nero o verde che sia).

    La pianta del cavolo riccio ricorda una piccola palma e, sebbene sia normalmente alta tra 40 e 60 centimetri, può arrivare anche fino a 100 centimetri.


    Orientarsi nel mondo dei cavoli è molto complesso e cavolo riccio e cavolo nero, che sono imparentati perché il cavolo nero è un tipo di cavolo riccio, sono solo un piccolo punto di questo immenso mondo.

    Il cavolo riccio, noto anche con il nome inglese di kale, è una varietà di cavolo appartenente al gruppo acephala.

    Il nome comune viene dall’aspetto arricciato delle sue foglie.

    In cucina viene usato in particolare per minestre e zuppe.

    Viene a volte anche stufato, da solo o con altre verdure, in modo da servire come contorno.

    Le sue foglie, sbollentate, possono venire farcite.

    Nei Paesi Bassi è uno degli ingredienti del tipico piatto invernale chiamato boerenkool stamppot, dove viene servito accanto ad un wurst affumicato detto Gelderse rookworst.

    Dalle foglie del cavolo riccio si possono anche ottenere delle chips, chiamate in inglese kale chips.

    Contiene più ferro della carne, più calcio del latte.

    Con questo biglietto di presentazione, il cavolo riccio è uno dei gioielli vegetali più preziosi degli ultimi tempi.

    Gli esperti di nutrizione e dietetica concordano sul fatto che il calcio presente in questa verdura viene assorbito meglio di quello presente nel latte.

    Il suo elevato contenuto di ferro contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, mentre produce globuli rossi e previene l’anemia.

    Considerato un superalimento per la sua abbondanza di sostanze nutritive, si dice che una porzione di questo alimento fornisca all’organismo una quantità di acido folico 4 volte superiore a quella delle uova.

    Il cavolo riccio è caratterizzato dalla capacità di immagazzinare grandi quantità di acqua, fornendo al contempo vitamine e minerali essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo.

    Le principali sono la vitamina C (che aiuta anche l’assorbimento del ferro, protegge da raffreddori e virus e ha un effetto antinfiammatorio), la vitamina A (fondamentale per la salute della pelle e della vista) e la vitamina K, che favorisce la coagulazione del sangue.

    Quindi da domani tutti a cercare il CAVOLO RICCIO!

    Buon appetito!

    Bianca Leonardi

     

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