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    Eureka! Ho un’idea: Dentifricio Canaro

    Il carbone vegetale attivo ha una struttura altamente porosa quindi è in grado di trattenere al suo interno molte sostanze; è utilizzato in molti ambiti: per la filtrazione dell’acqua, la purificazione dell’aria, ecc

    È usato già dall’antichità, per esempio in India il carbone di legna era usato per potabilizzare l’acqua mentre in Egitto come assorbente medico e agente depurante.

    Si ottiene bruciando e creando la brace di materie prime con elevato tenore di carbonio quali legno, carbone, torba, gli involucri della noce di cocco.

    Data la sua capacità di assorbire le tossine e le sostanze chimiche, è in grado di eliminare le macchie dai denti ed è considerato un rimedio naturale per migliorare i disturbi alle gengive ed equilibrare la flora batterica del cavo orale.

    Utilizzare il carbone attivo è molto semplice: dopo aver bagnato lo spazzolino, sarà sufficiente prendere una piccola porzione di polvere e con quella spazzolare delicatamente i denti fino a ricoprirli di carbone (in India molti usano invece un dito per sfregarsi i denti).

    Si lascia agire la polvere per qualche minuto, poi si risciacqua la bocca, eliminando completamente tutti i residui.

    Dato che il carbone è in grado di assorbire gli elementi che compongono le macchie sui denti, i primi risultati dovrebbero essere visibili dopo solo poche applicazioni.


    La nostra idea è di suggerirvi di produrre, e commercializzare nell’isola, un dentifricio Canario, che richiama gli scenari dell’isola, nero come le rocce laviche, cosa che dovrebbe (anche con un packaging ideale) diventare una attrazione per i turisti.

    Oltretutto è molto semplice farlo: si brucia della legna, si riduce in polvere e lo confezionate in un barattolino. Naturalmente dovrete configurare questo prodotto rispettando i termini di legge e sanitari.

    Varianti si ottengono con polvere di tè verde, argilla, oli essenziali, polvere di salvia, sale marino, ecc 

    Andrea Maino

    NB.: le idee proposte in “IDEA!” sono stimoli e non ne garantiamo un risultato metapositivo sia tecnico che di mercato che di marketing. Esse tendono solo a incoraggiare e a ispirare la ricerca per una opportunità personale dei lettori.

     

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