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    Maria de Betancourt, illuminista canaria

    In un momento storico nel quale l’attenzione mediatica è data a qualunque cosa sia riconducibile al femminismo, un gruppo di ricercatori, “Mujeres entre sedas” della Fondazione Orotava della storia della scienza, da anni dedito alle ricerche e contributi che le donne hanno apportato alla scienza, pubblica l’inedito lavoro biografico e scientifico su Maria de Betancourt y Molina, sorella del più famoso Augustin Betancourt.

    Le isole, soprattuto Tenerife, hanno legato il mondo imprenditoriale, primordiale, alla coltivazione della cochinilla per l’elaborazione della tinta rossa naturale.

    Venne poi la barbabietola da zucchero, il vino, il tessuto della seta.

    Propria sulla seta e sulla ricerca per affinarne la qualità si concentra lo studio della figura di Maria de Betancourt.

    Facilitata, ovviamente, dalle risorse familiari e dalla complicità con il fratello maggiore, che si traduceva in campi di platanera e cochinilla a disposizione totale per approvvigionamento facile e diretto dei bachi da seta, Maria applica il sistema scientifico alla produzione imprenditoriale del baco da seta.

    Si presenta così la pioniera nel mondo imprenditoriale con metodo scientifico applicato alla produzione.

    Con il fratello Agostino costruisce anche un telaio, in un’epoca in cui le risorse ingegneristiche e imprenditoriali dell’isole erano a dir poco quasi inesistenti.

    Maria si dedica anche al tinteggio della seta prodotta e alla diffusione fuori dei confini delle isole del prodotto di qualità.


    Pioniera anche nel campo della chimica, si conservano le ricette per l’ottenimento di colori per miscela di elementi, e l’ottenimento della tonalità a cui sarà legato il suo nome: la tinta rosso cremisi. 

    Il libro, intitolato Maria de Betancourt, experimentar e innovar en la illustracion canaria, presentato al principio del mese di dicembre nella sede della fondazione a la Orotava, vedrà la sua replica a La Laguna nel mese di gennaio nella sede della Real Sociedad Economica.

    L’importanza del libro è racchiusa nel fatto di presentarci un personaggio delle isole, di Tenerife, attivo in campo sociale e imprenditoriale dal punto di vista della scienza.

    Un settore inusuale per le donne dell’epoca.

    Uno sguardo interessante ricco di interesse per un passato sconosciuto a molti.

    Nei capitoli presentati dalle tre autrici, Tenerife acquista un interesse del tutto inimmaginabile: quante volte siamo passati lungo la Rambla de Castro e notato una platanera infinita, ebbene quella platanera fu lo scenario delle ricerche scientifiche sulla seta;  quante volte siamo passati per la laguna e letto della Real Sociedad economica di amici del paese di Tenerife, ignorando completamente il ruolo che ebbe nell’imprenditoria dell’isola.

    Palco e finestra mondiale offerto ad una scienziata locale in un’epoca in cui la donna era appartata dallo studio.

    Veniamo a scoprire di una “Giunta di Dame, per onore e merito” autorizzata dal re Carlo III.

    Poche le donne ammesse, solo sedici e tra queste, chi di Barcellona, chi di Siviglia, chi di Madrid, compare il nome di Maria de Betancourt de la Orotava.

    Di fatto Maria de Betancourt è la prima donna canaria ad essere inclusa in una lista di donne influenti nella società dell’illuminismo spagnolo.

    Per le sue ricerche in campo della botanica, per la coltivazione e alimentazione adeguata dei bachi da seta per un prodotto di qualità.

    Gli esperimenti e le ricette sul tinteggio della seta cremisi. 

    Tutti questi studi furono poi ripresi e utilizzati nell’imprenditoria tessile degli anni a seguire.

    Il libro è una occasione per conoscere un po’ di più il passato di queste isole, la relazione tra La Palma e Tenerife inerente all’artigianato della filatura, il ruolo dell’arcipelago nella Spagna e nel mondo durante l’illuminismo. Queste isole non smettono di stupirci e probabilmente hanno molto da raccontare.

    Avventuriamoci a scoprirla studiandone il passato.

    Le autrici del libro, Ana Maria Delgado, Maria Cristina Perez e Elena Casaña avvertono che a volte il materiale va ricercato e ricompilato dopo letture di testi di vari ambiti disciplinari.

    Cosa che ha impedito fino ad ora una letteratura che faccia da guida in uno studio bibliografico.

    Ma tutto come sempre sta ad iniziare. 

    Giovanna Lenti

     

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