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    Elementi di Illuminotecnica

    Da uno studio effettuato in collaborazione della medicina del lavoro di Milano, è risultato che nelle abitazioni l’illuminazione per non affaticare l’organismo, deve  essere di circa 450 LUX alla temperatura di 3.000 gradi K, non avendo a vista la sorgente luminosa, che costringerebbe la pupilla a contrarsi quando la incontra, per cui a luce indiretta.

    Il consiglio per la scelta tecnologica e per un risparmio energetico, suggerisce i LED, che si trovano sul mercato anche somiglianti ai fluorescenti di lunghezze di cm. 30/60/120/150, v. 220, che devono essere di una temperatura di colore, come la luce che abbiamo nel centro della giornata, corrispondente a circa 3.000 gradi Kelvin, come su indicato.

    Per raggiungere i 450 LUX previsti per un confort luminoso e non affaticare l’organismo, conviene andare per tentativi, perché i calcoli sono complicati e solo un tecnico ha gli strumenti per realizzarli, pertanto se vi munite di un esposimetro da fotografo, li potete rilevare autonomamente, muovendovi nel locale, aggiungendo o sottraendo corpi illuminanti, (dandomi le caratteristiche del locale, vi potrei indicare una quantità di luminanza che vi permetta di avvicinarvi ai 450 LUX).

    Dove posizionare le luci?

    Senza dubbio sopra i mobili, ed in mancanza di questi, in canaline da parete per luce indiretta o da lampadari realizzati per questo scopo, cercando di distribuirla uniformemente nel locale.

    ELEMENTI DI ACUSTICA

    Per quanto riguarda l’acustica, dobbiamo distinguere tra isolamento e sonorizzazione, mentre per l’isolamento si deve calcolare quello che si ottiene dalle pareti esistenti, per raggiungerlo, applicando internamente od esternamente pannelli isolanti dello spessore e caratteristiche necessarie, con materiali adeguati alle necessità, sono troppi e molto diversi tra loro, per illustrarli tutti, un discorso particolare andrebbe dedicato alle caratteristiche dei serramenti (telai e vetri) e le tecniche di installazione, determinanti per il raggiungimento dell’obbiettivo, mentre per il confort interno, il problema di solito si presenta solo se si vuol ascoltare radio o televisione senza riverberi (eco), pertanto dandomi le caratteristiche del locale, posso suggerirvi di volta in volta, dei trucchi, al fine di soddisfare l’orecchio pretenzioso, con costi molto contenuti e realizzandoli da soli.

    Rimango a disposizione per soddisfare le vostre esigenze, nel limite delle mie capacità.


    Francesco Bocola è un artista trasversale, che unisce esperienze e competenze eterogenee in una figura di “inventore” del XXI secolo al crocevia tra Arte, Design, Progettazione, Visione.

    Dopo gli studi presso l’Accademia di Brera e la Scuola del Castello, inizia a esporre in gallerie italiane come pittore informale.

    L’incontro con Pierre Restany, agli inizi degli anni ’60, dà origine a una svolta concettuale che porta Bocola a sviluppare nuove ricerche.

    Bocola lavora a Parigi per quattro anni ristrutturando l’Espace Cardin.

    Realizza molti oggetti e mobili per la linea, sempre mantenendo la sua vocazione artistica declinata verso un design assolutamente innovativo che combina materiali inusuali e utilizza la luce come elemento compositivo.

    Collabora alla costruzione del Centro di Famiglia Cristiana a Milano di cui realizza il Teatro e la Libreria.

    Dirige il Centro Cardin di Milano e compie esperienze in ambito pubblicitario entrando in società con uno studio fotografico di livello internazionale.

    Negli anni Ottanta e Novanta si occupa di acustica, nautica, costruzioni, ristrutturazione e arredamento, fa parte del Direttivo A.C.S. (Associazione Città Sane) diretta emanazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Collabora per migliorare la qualità della vita nelle metropoli con un gruppo di specialisti in ambiti molteplici: interagisce dunque con l’acustica, la fisica, la chimica, la matematica, l’ingegneria, la medicina, l’omeopatia, l’iridologia, la cromoterapia.

    Negli ultimi quindici anni, nel suo showroom milanese “Dissemination”, sono stati organizzati incontri scientifici, culturali e mostre di artisti contemporanei scelti da critici d’arte di fama internazionale, nell’ambito di un progetto dedicato ad Arte & Tecnologia.

    Recentemente Francesco Bocola ha sviluppato ulteriormente la sua poetica unendo le competenze nella progettazione e design e l’ispirazione artistica.

    Questa sinergia di talenti ha originato l’opera “La Casa su Marte”, una struttura immersiva e interattiva completamente funzionante, una “cassa di risonanza” che amplifica le nostre sensazioni facendocene prendere maggiore coscienza.

    www.francescobocola.it.  www.lacasasumarte.it.

     

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