Chi dice che le cartoline sono superate?
Trovare una cartolina nella cassetta delle lettere è sempre stata un’emozione, un motivo di gioia inaspettata per il destinatario, che si sente parte degli affetti e delle attenzioni del mittente.
Inutile dire che riceverla è molto più emozionante di un’immagine ricevuta con whatsapp.
Dunque immaginiamo la faccia dei parenti o amici quando invece di un messaggio su un social come whatsapp o Instagram o FaceBook, si vedranno arrivare a casa una cartolina del luogo della vacanza, insieme a una dedica personalizzata proprio per loro.
L’idea è quelle di renderle come nessun social, whatsapp, instagram, ecc., potrebbe mai emularle: cartoline che soddisfano, raccontano, emozionano non solo la VISTA ma anche l’OLFATTO, il GUSTO e il TATTO, tre sensi che nessun social potrebbe trasmettere (l’UDITO lo tralascio perché si può trasmettere con YouTube).
Concentrandoci sul “design” di una cartolina, cioè sul come strutturarla perché abbia i requisiti citati sopra, sicuramente emergono parecchie varianti, più o meno stupefacenti.
Il TATTO, l’OLFATTO, il GUSTO possono essere presenti nelle cartoline (che vedo “tridimensionali”), incollando sabbia, piccole piante, fiori come la lavanda canaria, o addirittura con miele di palma, o altri liquidi inseriti dentro bustine trasparenti termosaldate.
Oppure stampate con inchiostri profumati (menta, lavanda, basilico, erba, ecc).
Potremmo anche creare una cartolina che contiene dei semi di una pianta autoctona e che piantandola cresce un fiore.
NOTA: alcune cartoline, secondo come sono strutturate, potrebbero dover essere spedite solo in busta chiusa.
Andrea Maino
NB.: le idee proposte in “IDEA!” sono stimoli e non ne garantiamo un risultato metapositivo sia tecnico che di mercato che di marketing. Esse tendono solo a incoraggiare e a ispirare la ricerca per un’opportunità personale dei lettori.