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    Lauretta Masiero, la detective coraggiosa

    C’era una volta una donna -in una notte di tempesta- che è andata ad aprire la porta, quando è arrivato un tale e le ha detto “Sono l’assassino di suo marito”.

    In questa maniera bizzarra comincia  A carte scoperte il penultimo telefilm di Le avventure di Laura Storm, dell’ anno 1966.

    Lauretta Masiero, nei panni di Laura Storm, è una cronista mondana, lavora nel quotidiano L’eco della Notte, ma lei non è una donna mondaiola.

    Anzi è stufa di scrivere le solite stupidaggini, al punto di rischiare il suo impiego contraddicendo il capo, per scrivere la cronaca nera.

    A  colpi di judo, la chiamavano Laura Tempesta, si mette nei guai per cercare lo scoop più sensazionale dell’anno.

    Il nome d’arte Laura Storm è un’invenzione del capo, ma per volontà dei suoi genitori si chiama  Laura Perrucchetti.

    Laura non potrebbe mai esistere senza il commissario Ferretti, interpretato dal bravo Stefano Sibaldi.

    Negli interrogatori ai delinquenti, non sono interrogatori di terzo grado, si mostra gentile, però è tanto furbo come Nero Wolfe, per estrarre le informazioni è capace di dire con un sorrisetto: “un uccellino mi ha detto che…” 


    Il delinquente gli risponde: “l’uccellino è cornuto”.

    Però è sfortunato, i frequenti guai di Laura gli rovinano spesso la pesca di trote del fine-settimana.

    Laura è coraggiosa, immaginatela nel suo appartamento, seduta al buio con in mano una rivoltella, aspettando un delinquente.

    Quando il tale entra è prontamente messo a terra dalla regina del judo.

    Solo che il delinquente è il solerte Commissario Ferretti!

    Questo commissario pescatore è veramente un simpaticone che buca lo schermo!

    Ricordiamo quando ha detto: “Ogni volta che ci scappa il morto entra in scena lei”.

    Anche il Nostro non potrebbe esistere senza il suo alter ego: il suo figliolo adolescente Stefano; nonostante dica di essere un padre disgraziato con un figlio deficiente!

    Invece il caporedattore e fidanzato di Laura, Aldo Giuffré nei panni del Dott. Steni, detto da lei “il gorillone”, è un isterico capace di rompere con una pedata, la porta di vetro del suo ufficio

    Accipicchia, rotta la porta, lancia a Laura un libro scritto da lui: Cortesia e dolcezza nei rapporti con i dipendenti!

    A questo punto lei può dargli delle pillole per i nervi.

    È  un cretino che dà a Laura della “pazza” davanti ai suoi subordinati!

    Con questi pasticci, ci sarà matrimonio?

    Il terzo uomo del triangolo è Michelino, interpretato da Oreste Lionello, fotoreporter e braccio destro di Laura, che da sempre tenta di sedurla con trucchi diversi.

    È chiamato dal gorillone il “ritardato mentale”.

    Le avventure di Laura Storm, di Leo Chiosso e Camillo Mastrocinque, non sono la sceneggiatura di un romanzo, sono un originale televisivo per la RAI, un altro caso di Made in Italy.

    Nell’episodio finale, Laura rischia la relazione con il suo capo per aiutare l’ex re delle bische Guglielmo Cacace, detto Billy bocca di pietra.

    Questo personaggio, interpretato da EnzoTurco, è un simpaticone, torna dal 4to episodio della serie, dove accade qualcosa di meraviglioso: Cacace e il commissario condividono la passione per la pesca!

    Coincidenza? Assolutamente no.

    I bravissimi Leo Chiosso e Camillo Mastrocinque, costruiscono un bel meccanismo a orologeria pieno di divertenti battute e coincidenze. 

    Loro riescono anche  ad agganciare con artigianale abilità una scena con la seguente, sia con un’azione sia con una parola.

    La colonna sonora, come nelle serie poliziesche degli anni ’70, è di bella musica jazz, e Chiosso firma la sigla. Questi  telefilm sono dei gioiellini per gli amanti del giallo e della commedia, capaci di apprezzarne i deliziosi particolari.

    Arch. Roberto Steneri

     

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