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    Mezzo secolo di eruzione di Teneguía, attraente per i palmeros e i turisti

    Il prossimo ottobre sarà l’anniversario dell’ultima attività vulcanica di questo tipo sulla superficie della Spagna.

    Una delle principali attrazioni turistiche di La Palma, il vulcano Teneguía, con un’altitudine di 439 metri sul livello del mare, celebrerà quest’anno mezzo secolo di esistenza.

    Sono quindi passati 50 anni dall’ultima eruzione vulcanica registrata in superficie in Spagna.

    La sua formazione avvenne nel 1971, precisamente il 20 ottobre di quell’anno iniziarono le scosse di terra, anche se l’eruzione non fu registrata fino alle 16.25 del 26, e durò fino al 18 novembre.

    Da allora è diventato uno dei siti naturali più visitati dell’isola.

    Il suo nome proviene da una vicina formazione rocciosa che contiene incisioni rupestri di origine auarita il cui nome deriverebbe da Tiniguiga (ti-n-egiga), ‘vapore (caldo) o fumo’.

    Fortunatamente non ha causato vittime o colpito aree popolate, ma il vulcano ha prodotto danni materiali alle coltivazioni di vite della zona e ha distrutto una spiaggia, anche se in seguito le sue colate ne hanno formata un’altra.

    Non ha colpito le zone abitate e grazie alla vicinanza della costa la lava riversata in mare, solidificandosi, ha fatto crescere un po’ la dimensione dell’isola.


    Da allora, La Palma è diventata un’importante attrazione turistica per gli amanti della geologia e molti turisti di tutto il mondo l’hanno visitata negli ultimi 50 anni.

    La Isla Bonita è oggi, infatti, un’enclave naturale privilegiata in termini di paesaggi unici creati da Madre Natura.

    Ci sono molti vulcani sull’isola, ma se c’è una zona che si distingue per i suoi crateri, è il Parco Naturale della Cumbre Vieja.

    Per poter godere di questo spettacolo della natura, è nei suoi limiti il famoso Itinerario dei Vulcani, che percorre gran parte della Cumbre Vieja fino a raggiungere il faro di Fuencaliente, dove il Vulcano Teneguía riposa molto vicino.

    Questo percorso, che ha raggiunto il prestigio internazionale, tra le altre ragioni, perché vi si svolge la manifestazione sportiva Transvulcania, è un impressionante sentiero di circa 24 chilometri che percorre tutti gli antichi crateri dal rifugio El Pilar fino alla punta meridionale dell’isola, a Las Salinas.

    Le viste dal punto più alto sono mozzafiato e danno un’idea più completa della diversità del paesaggio di La Palma. Si tratta di un percorso impegnativo, data la ripidità del pendio, ma è anche possibile fare una versione più breve del percorso.

    Se vuoi approfondire e conoscere meglio la vulcanologia, puoi anche andare al Centro Visitatori del Vulcano San Antonio, che offre la possibilità di addentrarsi nei suoi segreti e camminare intorno al suo cratere.

    Qui si può imparare qualcosa di più sui vulcani dell’isola, e in particolare, i vulcani che segnano il paesaggio di Fuencaliente.

    Un’altra visita indispensabile per gli amanti dei segreti nascosti nella terra di La Palma è il Centro d’Interpretazione Caños de Fuego, nel comune di Los Llanos de Aridane, dove si può visitare un tubo vulcanico.

    Bina Bianchini

     

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