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    Non potendo viaggiare lo facciamo con la fantasia

    Garachico, a Tenerife, e Agulo, a La Gomera, si uniranno ad altri nove comuni della rete dei più bei villaggi della Spagna.

    In questo modo, Beget (Girona), Molinaseca (León), Baños de la Encina (Jaén), Genalguacil (Malaga), Nuevo Baztán (Madrid), Valverde de la Vera (Cáceres), Roncal (Navarra), Bulnes e Cudillero (Asturie), Garachico e Agulo diventeranno nuovi membri dell’Associazione dei più bei villaggi della Spagna a partire dal 2021.

    In questo modo, dal 1° gennaio 2021, la rete avrà 104 città.

    Questi nuovi undici villaggi hanno superato una verifica nel corso di quest’anno, con più di 40 criteri per poter far parte di questa rete, in aspetti quali la cura del patrimonio, l’armonia del comune, la pulizia, la conservazione delle facciate, il traffico veicolare, la cura dei fiori e delle aree verdi, l’attività culturale programmata o l’attenzione alle tradizioni.

    Le undici nuove città saranno presentate ufficialmente come membri dell’associazione alla Fiera Internazionale del Turismo di Madrid (FITUR), che si terrà alla fine di quest’anno a causa del coronavirus, e anche durante la primavera ci sarà un importante atto di proclamazione in queste città.

    Undici villaggi con un fascino diverso

    Garachico, una città situata nel nord-est dell’isola di Tenerife, ha un ricco patrimonio architettonico nel suo quartiere storico, molto ben conservato, del XVI e XVII secolo per cui è stata dichiarata Patrimonio Culturale nel 1994.


    Conosciuta come il bonbon di La Gomera, per la sua bellezza, Agulo è un immenso belvedere tinto dal verde delle sue coltivazioni sull’Oceano Atlantico, e dalle sue strade acciottolate, che ci conducono alla bella chiesa di San Marco con le sue cupole bianche, in contrasto con il tono rossastro delle piastrelle delle case.

    Per scegliere il piccolo villaggio di Girona di Beget, con poco più di 20 abitanti, l’associazione ha sottolineato che ha saputo conservare la sua essenza per anni grazie alla cura squisita del suo patrimonio.

    Il comune si trova nell’Alta Garrotxa e dispone di due ponti medievali che attraversano il fiume Llierca.

    Nel caso di Molinaseca, a Leon, il sapore medievale è evidente in ogni angolo e può essere accompagnato, senza fretta, dai pellegrini sul Cammino di Santiago.

    Ha il ponte romano, noto come ponte dei pellegrini, fino alla croce del Santo Cristo.

    La città di Baños de la Encina a Jaén si trova nella Sierra Morena, dove la sua fortezza califfale, completata nel 968, fu oggetto di continue battaglie tra musulmani e cristiani.

    Il suo patrimonio artistico è stato dichiarato sito storico-artistico nel 1969.

    Genalguacil, a Malaga, è conosciuta come “i giardini del visir” ed è cresciuta lungo una terra a gradoni, patrimonio dei suoi fondatori arabi, e mostra tutto il suo splendore tra castagni, querce e sugheri.

    Il villaggio di Nuevo Baztán a Madrid fu fondato all’inizio del XVII secolo da Juan de Goyeneche y Gastón come centro agricolo e manifatturiero per i prodotti citati all’epoca come il vetro e i tessuti.

    Nel 1941 è stato dichiarato monumento storico-artistico e nel 2000 proprietà di interesse culturale.

    Valverde de la Vera è una cittadina di Cáceres situata nella regione di La Vera, dichiarata Sito Storico nel 1970, e attraverso la quale l’acqua scorre nelle sue strade acciottolate grazie alle “regateras”, e serve a facilitare la loro pulizia e a distribuire l’acqua per l’irrigazione dei giardini.

    La città di Roncal è la capitale della valle che porta il suo nome e dove Julián Gayarre (1844-1890), il grande tenore navarrese che trionfò in tutte le grandi opere liriche, riposa in un bellissimo mausoleo, opera dello scultore Benlliure.

    Bulnes, comune dei Picos de Europa con poco più di 30 abitanti, è raggiungibile solo con la funicolare o camminando lungo un sentiero stretto e ripido, che gli ha permesso di conservare il suo patrimonio e la sua grande bellezza.

    Cudillero, la capitale marinara, nascosta dal mare e dalla terra, e incastonata in umili case dai mille colori, che danno forma al suo noto e fotografato anfiteatro, e che permette di godere di una vista spettacolare dalla torre di guardia.

    Bina Bianchini

     

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