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    Le termiti si divorano il tetto del convento dell’Immacolata Concezione

    Il Comune, il Cabildo e il Governo delle Canarie stanno lavorando per iniziare i lavori nel 2021 per sradicare un parassita che si nutre delle tavole poste sotto le tegole del tetto.

    Una piaga di termiti autoctone sta devastando Garachico da mesi, con i tetti dello storico convento di clausura dell’Immacolata Concezione, dichiarato Sito di Interesse Culturale (BIC), nella categoria di monumento, dal 2014.

    Il sindaco della città e del porto, José Heriberto Gonzalez (CC), riconosce che questa peste si è diffusa attraverso il nuovo legno che è stato posto alcuni anni fa sotto il tetto di tegole per impermeabilizzare questo edificio del XVII secolo, che è fatto di soffitti a cassettoni e pavimenti in legno di tè, oltre a preziose pale d’altare e statue in legno con secoli di storia.

    Il Comune di Garachico, la Direzione Generale del Patrimonio Culturale del Governo delle Canarie e la zona del Patrimonio Storico del Cabildo di Tenerife stanno lavorando ad un progetto congiunto per porre fine a questa piaga e riparare le centinaia di metri di tetti che dovranno essere rialzati e ricostruiti per sradicare questi insetti.

    Si stima che il costo di questa operazione sarà di circa 300.000 euro, secondo un progetto redatto in modo disinteressato da un architetto locale.

    E sarà un processo piuttosto laborioso.

    “Tutte le tegole devono essere sollevate per rimuovere il legno, di tipo marino di bassa qualità, che è stato posto sotto i tetti, che in questo edificio sono enormi”, spiega il sindaco.

    Uno dei tetti è lungo quanto l’adiacente campo da calcio, ora trasformato in parcheggio pubblico.


    Una volta scoperte le zone in cui si concentra la “peste”, si dovrà procedere al trattamento di eradicazione e alla ricostruzione dei tetti.

    González è fiducioso che tutte le pratiche saranno completate entro poche settimane in modo che i lavori possano iniziare in questo inizio anno, il 2021.

    Le osservazioni iniziali indicano che queste termiti non hanno influenzato in modo significativo i legni più vecchi.

    “Al momento stanno mangiando quelle assi/travi aggiunte, ma se non agiamo non sappiamo se potrebbero iniziare ad attaccare i soffitti e i tetti a cassettoni originali o addirittura estendersi ad altri edifici intorno al centro storico, in quanto sono insetti che hanno una fase alata”, avverte il sindaco.

    González sottolinea che queste termiti sono autoctone e non hanno nulla a che vedere con la piaga delle termiti sotterranee Reticulitermes flavipes che colpisce le zone di Tacoronte e La Laguna: “Non si tratta di queste termiti, ma di una specie locale che qualche anno fa ha colpito anche lo stesso tipo di legno che è stato installato sul tetto di un altro edificio storico vicino, che appartiene alla Fundación CajaCanarias”.

    Il problema è stato rilevato alcuni mesi fa e, secondo i tecnici che hanno controllato i tetti, riguarda tutti i tetti di questo convento, costruito nel 1643 per iniziativa di un discendente del fondatore di Garachico, Cristóbal de Ponte y Hoyo.

    Questo monastero, abitato da monache di clausura dell’ordine francescano Concezionista, è “uno degli unici tre conventi dell’isola di Tenerife che conservano ancora l’uso originario per il quale sono stati costruiti”, come evidenziato dalla sua dichiarazione di Proprietà di Interesse Culturale, con la categoria di monumento, ordinata dal Ministero della Cultura del Governo delle Canarie nel giugno 2014.

    Il sindaco riconosce che le monache di clausura sono “molto preoccupate per la situazione e lo stato dei tetti del convento a causa delle termiti”, e spera che la soluzione definitiva “arrivi al più presto con il sostegno delle tre amministrazioni coinvolte”.

    Franco Leonardi

     

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