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    Eureka! Ho un’idea: Il frigorifero portatile

    Il frigorifero portatile

    Conoscete il frigorifero in terracotta conosciuto anche con il nome di frigorifero del deserto o canari frigo? È un dispositivo di raffreddamento che sfrutta l’evaporazione e non ha bisogno di elettricità per funzionare.

    Il dispositivo utilizza un vaso di terracotta grezza, porosa, non smaltata riempito di sabbia, che contiene, dento, un altro vaso. L’evaporazione dell’acqua contenuta nell’intercapedine riempita di sabbia tra i due vasi, produce il raffreddamento nel vaso interno, portando il calore verso l’esterno grazie ad una legge della fisica.

    Vi sono tracce di questi “frigo portatili” già in Egitto nel 2.500 a.C o nella valle dell’Indo nel 3.000 a.C. In Spagna esiste una cosa simile: il botijo, che è un contenitore di terracotta usato per trasportare e raffreddare l’acqua, in uso da centinaia di anni.

    Dopo il 2000, numerose ONG internazionali hanno iniziato a lavorare sulla diffusione di questa tecnologia in diversi paesi africani, tra cui in Sudan, in Gambia ed in Burkina Faso, ad esempio distribuendo più di 100.000 esemplari nelle zone semi-aride della Nigeria settentrionale, soprattutto per la conservazione del cibo. Citiamo questi dati per suggerire che è un prodotto che sicuramente ha, se proposto, dei riscontri eccezionali.

    L’effettivo raffreddamento per evaporazione dipende dalla temperatura, dall’umidità e dalla ventilazione esterna. In condizioni ottimali la temperatura del vaso interno può arrivare fino a 4,4°C.

    Abbiamo sperimentato, personalmente, in Burkina Faso questo “frigo”: l’interno aveva una temperatura compresa tra 13 e 18 °C, con una temperatura esterna di 40 °C!

    Questo principio fisico ci sollecita a suggerire, per chi volesse cimentarsi, di creare dei piccoli contenitori, che contengano anche una sola bottiglia; una cosa da proporre ai “viandanti” che sotto il solleone di Tenerife volessero una bibita fresca appresso.


    Andrea Maino

    NB.: le idee proposte in “IDEA!” sono stimoli e non ne garantiamo un risultato metapositivo sia tecnico che di mercato che di marketing. Esse tendono solo a incoraggiare e a ispirare la ricerca per una opportunità personale dei lettori.

     

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