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    Cosa comporta la dichiarazione dello stato di allarme

    Cosa comporta la dichiarazione dello stato di allarme?

    In caso di crisi sanitaria, la legge specifica che il governo può adottare tutte le regole stabilite per la lotta contro le malattie infettive.

    La dichiarazione dello stato di allarme annunciata questo venerdì dal Presidente del Governo, Pedro Sanchez di fronte alla pandemia di coronavirus, permette l’adozione straordinaria di una serie di misure come la limitazione della circolazione delle persone e l’intervento locale di qualsiasi natura.

    Lo stato di allarme, così come lo stato di assedio o di eccezione, è regolato dall’articolo 116 della Costituzione spagnola e sviluppato dalla legge organica del 1 giugno 1981.

    Per un caso come quello attuale, dei tre Stati che possono essere decisi dal Governo, quello appropriato è lo stato di allarme, e l’Esecutivo deve informare il Congresso della sua decisione.

    -In quali casi può essere dichiarato?

    Il Governo può dichiarare lo stato di allarme con decreto in tutto o in parte del territorio nazionale a fronte di una serie di circostanze specifiche, tra cui (come nel caso in questione) “crisi sanitarie come epidemie e gravi situazioni di contaminazione”.

    È anche possibile decretarlo in caso di terremoti, inondazioni, incendi urbani e boschivi o incidenti gravi, o situazioni di carenza di beni di prima necessità.


    – Cosa può vietare la dichiarazione?

    Con il decreto di allarme è possibile limitare la circolazione o la permanenza di persone o veicoli in determinate ore e luoghi, o condizionarli all’adempimento di determinati requisiti.

    È anche possibile effettuare requisizioni temporanee di tutti i tipi di beni e imporre servizi personali obbligatori, nonché “intervenire e occupare temporaneamente industrie, fabbriche, officine, aziende agricole o locali di qualsiasi natura, ad eccezione delle abitazioni private”.

    È inoltre possibile limitare o razionare l’uso di servizi o il consumo di beni di prima necessità e impartire gli ordini necessari per garantire l’approvvigionamento dei mercati e il funzionamento dei servizi dei centri di produzione interessati.

    In caso di crisi sanitaria, la legge specifica che il Governo può adottare tutte le norme stabilite per il controllo delle malattie infettive.

    – Quanto dura? Si può prolungare?

    La dichiarazione dello stato di allarme può durare solo inizialmente per un massimo di quindici giorni e il decreto deve determinare l’ambito territoriale di applicazione.
    Ma può essere esteso.

    A tal fine, il Governo deve avere l’espressa autorizzazione del Congresso dei Deputati, che in questo caso può stabilire l’ambito e le condizioni in vigore durante l’estensione.

    – Ci sono sanzioni in caso di mancato rispetto delle limitazioni?

    Il mancato rispetto o la resistenza agli ordini che lo stato di allarme comporta saranno sanzionati secondo le disposizioni di legge.

    Se questi atti sono commessi da funzionari, possono essere immediatamente sospesi dall’incarico.

    Nel caso in cui siano commessi da autorità, i poteri di tali autorità che sono necessari per l’adempimento delle misure concordate in esecuzione della dichiarazione dello stato di allarme possono essere assunti dall’autorità competente durante la sua validità.

    – Un presidente regionale può richiedere uno stato di allarme?

    E’ possibile.

    Ma in ogni caso è il Governo a doverlo decretare con la corrispondente approvazione del Consiglio dei Ministri.

    L’autorità competente sarà il Governo o, per delega del Governo, il Presidente di una Comunità Autonoma quando la dichiarazione riguarda esclusivamente tutto o parte del territorio della stessa.

    – Il governo potrebbe assumere il controllo di forze di polizia autonome come i Mossos d’Esquadra?

    Può.

    Con la dichiarazione, tutte le autorità civili della pubblica amministrazione del territorio interessato, i membri delle forze di polizia delle comunità e dei comuni e gli altri funzionari e lavoratori al servizio delle stesse, saranno sotto gli ordini diretti dell’autorità competente.

    Tale autorità può essere il Governo o un presidente regionale se lo stato di emergenza è limitato al suo territorio.

    In quest’ultimo caso, il presidente regionale può chiedere la collaborazione delle forze di sicurezza dello Stato, che agiranno sotto la direzione dei loro comandi naturali.

    – Posso chiedere un risarcimento se le misure mi causano dei danni?

    E’ possibile.

    La legge stabilisce che chi, in conseguenza dell’applicazione degli atti e delle disposizioni adottate durante la validità di tali Stati, subisce in persona, diritti o proprietà, danni o pregiudizi per atti che non sono ad essi imputabili, ha diritto ad essere risarcito secondo le disposizioni di legge.

    – Quante volte è stato applicato lo stato di allarme in Spagna?

    Questa è la seconda volta che viene applicata in una democrazia.

    La prima volta è stata nel dicembre 2010, quando il governo di José Luis Rodríguez Zapatero ha deciso di applicarlo di fronte allo sciopero dei controllori.

    dalla Redazione

     

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