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    Le compagnie di autonoleggio a Tenerife chiedono di inasprire la lotta contro gli abusivi

    L’associazione professionale sostiene che c’è una proliferazione di offerte in cui vengono offerti casa e veicolo e la presenza di autisti abusivi negli aeroporti continua.

    L’Associazione professionale degli imprenditori di autonoleggio delle Isole Canarie (Apeca) invita le autorità pubbliche a rafforzare le misure per combattere le intrusioni nel settore.

    Il presidente del gruppo, Juan Antonio Jimenez, sostiene che questo è uno dei maggiori problemi che esistono sull’isola per questo business, attualmente minacciato anche dalle incertezze del settore turistico.

    Ci sono due tipi principali di intrusione che interessano il settore.

    La prima è la proliferazione di offerte in cui si affitta una casa rurale o una casa di vacanza e si propone anche un veicolo per spostarsi sull’isola.

    A ciò si aggiungono i privati che offrono anche la propria auto attraverso piattaforme sulle quali i proprietari possono noleggiare il proprio veicolo durante il periodo in cui gli stessi non lo usano.

    Situazioni non nuove sull’isola, ma nemmeno in via di soluzione.

    Il settore soffre anche di concorrenza sleale da parte del noleggio con conducente.


    La presenza di veicoli privati non ha cessato di esistere sull’isola, soprattutto nei pressi degli aeroporti, in particolare del Reina Sofia.

    I professionisti del settore lanciano da tempo l’allarme su questo problema, che non solo significa perdite economiche per loro, ma può anche mettere a rischio i turisti e i visitatori che scelgono questa opzione per i loro trasferimenti.

    Jiménez ritiene che la maggior parte di loro lo faccia per ignoranza, o perché, probabilmente, è una pratica comune nei loro paesi d’origine, tuttavia, in caso di incidente, non vi è la certezza che l’assicurazione copra i danni.

    Anche se le autorità hanno intensificato la vigilanza in questi punti caldi, non è sufficiente in quanto l’ispezione comporta una sanzione, ma poiché molti dei conducenti sono stranieri extracomunitari, il tutto si conclude con un nulla di fatto.

    Per questo motivo l’associazione chiede misure più severe e che, oltre alla sanzione, gli agenti siano in grado di immobilizzare il veicolo, come deterrente per eventuali altre iniziative simili.

    Questa proposta è stata comunicata al vicepresidente e consigliere insulare di Strade, Mobilità e Innovazione del Cabildo di Tenerife, Enrique Arriaga, durante la recente riunione per affrontare i cambiamenti necessari alla legge sul trasporto stradale nelle Isole Canarie.

    Queste proposte saranno poi trasmesse al Governo delle Canarie, che ha richiesto la collaborazione delle istituzioni isolane per ottenere le proposte di tutto il settore.

    L’incontro è servito ad affrontare il problema del necessario snellimento delle procedure amministrative, che, secondo Jiménez, sono un grosso ostacolo all’avvio di questa attività.

    Inoltre, è stata condivisa anche la necessità di lavorare per ridurre l’impatto ambientale, cosa per nella quale il settore mette il massimo impegno.

    Alberto Moroni

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