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    Eureka! Ho un’idea

    Si può inventare un ventaglio canario?

    Avete mai visto un “gambero pistola”?

    Con una chela molto più grande dell’altra, il gambero pistola riesce a produrre delle onde d’urto simili a proiettili con cui stordisce le prede.

    Chiudendo velocemente questa chela esso crea un getto d’acqua ad alta velocità, in modo simile al cosiddetto fenomeno della cavitazione.

    Per effetto della pressione negativa, rispetto all’acqua circostante, la bolla formata implode creando un’onda d’urto che stordisce o uccide la preda.

    La “cavitazione” citata prima è un fenomeno fisico che si manifesta in un liquido sottoposto ad una forte pressione che provoca un’onda ultrasonica come un forte vento.

    Un altro fenomeno fisico che riguarda uno spostamento notevole dell’aria è quello della “bolina stretta” nell’avanzamento delle barche a vela.

    Il flusso di aria che si genera ai lati della vela causa una variazione diversa della velocità “del vento” che passa sia internamente che esternamente alla vela e che quindi agisce su questa come pressione e si ottiene una forza detta portanza.


    Questo è lo stesso principio che si genera sulle ali degli aerei.

    Più che per la sovrapressione che si crea sul lato sopravvento, la portanza è generata dalla depressione sottovento.

    In questi due casi, come in molti altri in natura, esistono dunque delle forme fisiche che possono provocare una pressione veloce e una “ventilazione spinta”, come fossero un ventaglio particolare, provocando un bel vento fresco con il minimo sforzo della mano.

    La forma di questo oggetto si potrebbe ispirare alla forma della vela o degli apici laterali del pesce manta e le sue branchie per aumentare la superficie per la raccolta dell’aria.

    O alla chela del gambero pistola oppure all’attrezzo (chistera) per il gioco della palla basca con però una tendenza a imbuto per raccoglierne l’aria e farla fuoriuscire a pressione, quindi più fresca.

    In pratica, studiando varie “inclinazioni” di un supporto e altri accorgimenti si cerca di provocare una ventilazione più veloce, quindi fresca, del classico ventaglio oltre che favoreggiare il minimo sforzo della mano.

    Potreste cominciare a dare un occhio all’effetto Coandă o anche all’equazione di Bernoulli.

    Se qualcuno ha voglia di provare consiglio di fare una serie di prototipi e poi, se la pratica conforta la teoria, produrli per commercializzarli in Canarie.

    Questo oggetto potrebbe cambiargli la giornata.

    (Altro suggerimento: potrebbe chiamarsi “TENER-I-FAN”, un mix di: avere-tenerife-ventilatore).

    NB.: le idee proposte in “IDEA!” sono stimoli e non ne garantiamo un risultato metapositivo sia tecnico che di mercato che di marketing.

    Esse tendono solo a incoraggiare e a ispirare la ricerca per un’opportunità personale dei lettori.

    Andrea Maino

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