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    La Orotava vuole restituire il Mirador di Humboldt al Cabildo

    Il Consiglio Comunale farà questo passo per poter entrare nel sito e sistemarlo, dopo aver richiesto lo sgombero forzato della società Teidesoft, aggiudicataria delle strutture.

    Il Comune di La Orotava vuole restituire il Mirador di Humboldt al Cabildo de Tenerife, amministrazione che ne ha realizzato la costruzione, inquadrata nella Rete dei Miradores di Tenerife.

    Tuttavia, questo passo sarà fatto dopo aver richiesto lo sgombero forzato della società Teidesoft, aggiudicataria delle strutture, in modo che il Cabildo possa entrare nell’area, sistemarla e riaprirla al pubblico.

    Il consigliere dell’economia e delle finanze, Felipe David Benitez, ha aggiunto che già dallo scorso anno il sindaco della città, Francisco Linares, aveva comunicato la sua intenzione all’allora presidente dell’Isola Carlos Alonso ed erano d’accordo nel riprendere i colloqui in questo mandato.

    La decisione risponde al fatto che nella parte inferiore dell’edificio sarà situato il centro di interpretazione della Cueva de Bencomo, un progetto a cui l’amministrazione locale sta lavorando insieme all’acquisizione del terreno che fu la dimora del penultimo Mencey de Taoro.

    L’obiettivo è trasformarlo nel primo museo – sito di Tenerife, un modo per conservare un’area archeologica in situ.

    Il Mirador di Humboldt ha portato più problemi che soddisfazione al Cabildo.


    La sua realizzazione è durata sei anni e ha richiesto un investimento di 1,5 milioni di euro.

    Nel 2006 è stata assegnata alla società Teidesoft, ma i difetti di costruzione ne hanno ritardato l’apertura fino al 2010.

    Per tre anni è rimasto aperto non senza problemi, tra controversie di lavoro, legali e modifiche alla concessione che non ebbero l’approvazione del Consiglio.

    Dal 2014 ad oggi ha chiuso definitivamente i battenti.

    Nonostante il Consiglio abbia rescisso il contratto con l’aggiudicatario, il tribunale civile gli ha concesso il possesso della proprietà.

    Per questo motivo, l’amministrazione locale ha fatto pubblicare la delibera nella Gazzetta Ufficiale e ha chiesto lo sfratto, motivato dalle violazioni citate e dal non aver pagato le tasse.

    Il procedimento, iniziato ad agosto, avrà un periodo di tre mesi, ma potrà protrarsi fino alla fine dell’anno dal momento che il mese estivo non è considerato lavorativo per la giustizia.

    Al termine il Consiglio potrà entrare nell’edificio.

    Fino ad allora proseguirà la fase di restituzione al Cabildo che ne detiene le strutture, come fa con altri miradores che compongono la Rete insulare.

    Redazione

     

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